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Il pm Pecoraro l'accusatore della Juve: "Io tifo Napoli"

Giuseppe Pecoraro con Rosy Bindi
Giuseppe Pecoraro con Rosy Bindi

Roma - «Il Napoli vincerà lo scudetto quest'anno? Ce lo auguriamo, noi napoletani ce l'auguriamo». Le parole arrivano a notte fonda durante la trasmissione di Rai 1 Sottovoce di Gigi Marzullo, ma non sfugge al popolo social - specie di fede juventina - con conseguenti e feroci critiche. Anche perché a pronunciarla è il procuratore della Federcalcio Giuseppe Pecoraro, che dovrebbe essere super partes vista la sua posizione. L'ex prefetto di Roma era già finito nel mirino per le accuse al presidente della Signora Andrea Agnelli circa presunti rapporti con alcuni ultras bianconeri affiliati alla 'ndrangheta, ma anche per le successive ammissioni di imprecisioni davanti alla commissione Antimafia.

Il processo sportivo si era concluso lo scorso 18 dicembre con l'interruzione dell'inibizione - iniziata il 25 settembre - del presidente juventino, che aveva ricevuto 100mila euro di multa mentre per il club, oltre alla sanzione economica di 600mila euro, un turno di chiusura della curva Sud dello Stadium. «Si è voluta monetizzare la sanzione», commentò Pecoraro che poi è stato criticato anche per aver richiesto l'archiviazione del presidente della Lazio Claudio Lotito, in merito alla vicenda degli adesivi di Anna Frank attaccati da alcuni tifosi biancocelesti nella Curva Sud dello stadio Olimpico.

Ieri la clamorosa gaffe in un momento delicato del campionato, che vede il testa a testa per lo scudetto proprio fra Napoli e Juventus. «Pecoraro si augura lo scudetto del Napoli? Ah, bello, non è male. Allora io posso dire che spero nella Roma?», la battuta del neo commissario Figc Fabbricini. Qualcuno già chiede le dimissioni di Pecoraro, possibile un intervento della commissione di garanzia della giustizia sportiva della Figc.

Per ora resta la brutta figura del pm del pallone, che continua a perdere colpi sul piano della credibilità.

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