Il popolo giallo adesso teme che Vale diventi un Signor Rossi

Il popolo giallo adesso teme che Vale diventi un Signor Rossi

«Marc Marquez, Quartararo e Viñales fanno un altro sport. Anche Dovizioso è stato concreto. Dietro c'è un gruppo dove siamo tutti vicini». È lo stesso Valentino Rossi a fare una fotografia oggettiva della gara che si è consumata domenica a Jerez. Il via del campionato 2020 sulla pista andalusa ha mostrato un Mondiale a due velocità con uno strapotere del binomio Marquez-Honda, Yamaha protagonista, ma solo con Quartararo e Viñales, Ducati in affanno e tutti gli altri a inseguire. Il Marquez show, volato nella ghiaia ad un soffio dalla firma dell'impresa, ha suggellato la grandezza dello spagnolo ma anche la follia. «Marc non ha nulla di cui pentirsi, lo ammiriamo molto», ha dichiarato Alberto Puig, team manager Honda, a sostegno del campione che oggi sarà operato alla clinica Dexeus di Barcellona per ridurre con una placca o una vite la frattura all'omero. «L'aspetto negativo del weekend è l'infortunio di Marc. Questa è una cosa davvero brutta. Dall'altra parte però, abbiamo visto tutti il suo livello. Marquez e la Honda RC213V sono chiaramente un passo avanti agli altri. Non era solo un po' più veloce, era molto più veloce di tutti gli altri. La differenza, piaccia o no, continua ad aumentare anno dopo anno».

L'infortunio inciderà pesantemente su un campionato che non concede tregua. Ne approfitteranno le due Yamaha, ma il popolo giallo reclama il ritorno alla competitività di Rossi. Il ritiro per un alert tecnico non rincuora una prestazione anonima. «Per diverse ragioni non riusciamo a far lavorare le gomme come dovrebbero. Il mio stile di guida non c'entra (come ha insinuato il capo della Michelin Piero Taramasso), sono solo più alto di tutti gli altri piloti».

L'arrivo del nuovo capo tecnico e i test invernali erano stati incoraggianti, ma la prima gara dell'anno ha riportato alla dura realtà il pesarese che è ripartito come aveva finito il 2019. Si teme per il morale del 9 volte iridato, ma lui rassicura: «Aspettare 4-5 gare per decidere di continuare il prossimo anno? No, voglio continuare». E il popolo giallo ringrazia.

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