Prandelli prova Balo-Rossi e attacca i club per gli stage

Il ct contro la Nigeria schiera finalmente la sua coppia ideale. "Se le società ci lasciassero spazio, eviteremmo certe figuracce"

Prandelli prova Balo-Rossi e attacca i club per gli stage

Il 2013 azzurro si chiuderà stasera con un'amichevole dal sapore mondiale che porterà due milioni nelle casse della Federcalcio. L'avversario al Craven Cottage (stadio londinese del Fulham) saranno le Super Aquile della Nigeria - con in rosa 10 giocatori che militano in Europa, sottolinea Prandelli - che hanno appena staccato il pass per il Brasile. Poi il rompete le righe fino a marzo, quando il gruppo della Nazionale si ritroverà alla vigilia della sfida amichevole con la Spagna. L'Italia, dopo aver conquistato in anticipo la qualificazione iridata, ha perso in poco più di un mese tante certezze acquisite nel corso del cammino post Europeo. Prima i 4 gol subiti da Danimarca e Armenia nelle ultime due partite del girone, che ci hanno impedito di presentarci da testa di serie al sorteggio mondiale del 6 dicembre, poi la serata con la Germania tra luci e ombre. E se gli azzurri non hanno perso la loro identità, con un gioco sempre e comunque propositivo, è emersa una preoccupante fragilità difensiva (otto le reti subite nelle 6 gare di questa stagione, la metà delle quali incassate da colpi di testa degli avversari) in attesa di trovare anche i giusti interpreti per le fasce della retroguardia. Per non parlare dell'idiosincrasia verso le amichevoli (solo 4 vittorie in 18 sfide).
Prandelli, che stasera festeggerà la 50ª partita da ct azzurro, riapre la vecchia ferita del rapporto tra i club e la nazionale. «Faccio tanti esperimenti perchè ho poco tempo: non aver avuto gli stage non è un problema ma un dato di fatto - l'attacco del commissario tecnico -. Certo, ne avessi avuto alcuni non avrei dovuto chiamare tanti giocatori e non saremmo incappati in certe figuracce, almeno nei risultati. Il problema non sono gli allenatori, ma il calendario e i dirigenti. Ora tutti pensano al campionato, poi al Mondiale saranno tutti tifosissimi. Mi piacerebbe avere più entusiasmo ora».

Il ct parte dalle note positive, che riguardano in particolare il ruolo di leader di Pirlo (che chiuderà la sua avventura azzurra proprio in Brasile in attesa - lo farà non prima di marzo- anche di chiarire il suo futuro alla Juve) e il ritorno di Pepito Rossi, stasera titolare con Balotelli al suo fianco (la coppia standard del Mondiale nella testa del selezionatore azzurro ha giocato insieme dal 1' solo tre anni fa in amichevole con la Romania). «Rossi è pronto, ho valutato Mario, Montolivo e De Rossi (il romanista è ancora in dubbio per un dolore all'alluce, se non ce la fa spazio a Thiago Motta, ndr) - così Prandelli alla vigilia -. Sui moduli ho idee abbastanza chiare, anche se dobbiamo stabilire bene qual è il migliore: ora vediamo qual è la seconda punta giusta». E contro la Nigeria in porta giocherà Sirigu: l'estremo difensore del Psg debuttò in azzurro proprio a Londra oltre tre anni fa: «Ritrovarsi alle spalle di Buffon per chi è cresciuto nel suo mito è una soddisfazione, un onore». Intanto Prandelli dovrà fare i conti con qualche dato non certamente incoraggiante: da sei anni l'Italia non riesce né a vincere né a segnare contro squadre africane.

L'ultimo nostro successo risale infatti al 17 ottobre 2007 (2-0 a Siena contro il Sudafrica), poi un pari (0-0 col Camerun a Montecarlo il 3 marzo 2010) e due ko per 0-1 (con l'Egitto il 18 giugno 2009 alla Confederations Cup e con la Costa d'Avorio nell'amichevole di Londra del 10 agosto 2010, prima di Prandelli sulla panchina della Nazionale). L'unico precedente tra Italia e Nigeria risale invece al Mondiale americano: il 5 luglio 1994 a Boston nella sfida degli ottavi una doppietta di Roberto Baggio ribaltò l'esito del match dopo il gol di Amunike.

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