
Prigioniera del sogno Champions, che con merito è riuscita a tenere vivo fino almeno a martedì, l'Inter non ha risorse da sprecare per inseguirne un altro, quello scudetto che 2 sconfitte consecutive, hanno scucito a metà dalla sua maglia. Così stasera contro il Verona, Inzaghi potrebbe pescare a piene mani fra le riserve: rivoluzione e precauzione, più che rotazioni. «Ormai non dipende più da noi», ha detto prima di giocare l'andata con il Barcellona. E allora qualcosa potrebbe cambiare in extremis se il Napoli non vincesse a Lecce, ridando carburante alle speranze nerazzurre anche in campionato.
Stavolta giocare dopo regala l'opportunità non di scegliere, ma di adeguarsi: se il Napoli vince, come credere ancora allo scudetto? Ostaggi di Conte e delle proprie colpe, perché tali restano i punti lasciati per strada nell'ultimo mese, quelli delle sconfitte con Bologna e Roma, ma anche i 2 di Parma, che ora darebbero un altro colore alla classifica dell'Inter.
Assenti sicuri, Pavard e Lautaro, infortunati, più Calhanoglu, che per evitare il deferimento e chiudere la scivolosa vicenda ultras ha patteggiato con un turno di squalifica e 30 mila euro di multa. In tribuna per lo stesso motivo anche Inzaghi, mentre è stato scagionato Marotta. Straordinari certi per Bisseck, che con Sommer potrebbe essere l'unico nerazzurro a doppiare l'impegno Champions-campionato-Champions. Difficile infatti il recupero di Pavard anche per martedì, mentre pare impossibile quello di Lautaro. L'Inter parla di elongazione ai muscoli flessori della coscia sinistra, evitando di specificare la prognosi («sarà valutato giorno per giorno»), ma se la diagnosi è quella, il capitano probabilmente non giocherà nemmeno nel prossimo turno di campionato contro il Torino, altro che Barcellona. Stasera partono Correa (non utilizzabile in Champions) e uno fra Taremi e Arnautovic. L'escluso, farà ovviamente coppia con Thuram contro il Barça.
Nella sfida del Montjuic, la banda Inzaghi è stata molto brava a capire dove e come poteva sorprendere l'avversario. Stasera, a prescindere da interpreti e motivazioni differenti, il canovaccio sarà un altro, perché di certo il Verona non lascerà così tanto campo scoperto e quindi tatticamente conquistarsi la pagnotta sarà molto più duro. Giocando non i titolari ma le loro riserve, scende di molto il tasso tecnico (la stagione l'ha dimostrato) ma anche il livello di stanchezza.
Inzaghi confida che per il Verona possa bastargli l'Inter B, ma del resto non ci sono alternative. Proverà a vincere, per restare nel peggiore dei casi a 3 punti dal Napoli. Il calendario ancora più favorevole Conte, il traguardo più vicino, ma l'obiettivo resterebbe almeno un sogno e non diventerebbe un'utopia.
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