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Pugno duro del Bayern: stipendi tagliati per i calciatori no vax

Cinque calciatori non vaccinati, sono stati informati dal club che qualora positivi o in quarantena, non saranno pagati nei giorni di assenza

Pugno duro del Bayern: stipendi tagliati per i calciatori no vax

Mentre in Germania la risalita dei contagi ha portato i reparti al collasso, il Bayern Monaco sceglie il pugno di ferro contro i suoi calciatori non vaccinati, mettendo nel mirino i tre nazionali tedeschi Joshua Kimmich, Serge Gnabry e Jamal Musiala, il nazionale camerunense Eric Maxim Choupo-Moting e il francese Michael Cuisance.

Lo ha riferito il quotidiano tedesco Bild am Sonntag, citando fonti interne al club bavarese. I cinque sono stati informati dalla società che, qualora risultassero positivi o dovessero stare in quarantena, non saranno pagati nei giorni di assenza. Convocati in riunione dal presidente Herbert Hainer, dall'amministratore delegato Oliver Kahn, dal direttore sportivo Hasan Salihamidzic e dal direttore finanziario Jan-Christian Dreesen, i calciatori si aspettavano un confronto sull'opportunità di vaccinarsi. Invece è arrivato l'inaspettato aut aut, senza possibilità di replica. Saranno considerati assenti ingiustificati e quindi non retribuiti dal datore di lavoro fino al ritorno in campo.

Particolare attenzione ha destato il caso di Joshua Kimmich, posto in isolamento per la seconda volta a causa di nuova esposizione al virus. Solo martedì 9 novembre il 26enne era uscito dalla quarantena dopo essere entrato in contatto con il compagno di squadra Niklas Suele, risultato poi positivo sempre la scorsa settimana. Per Kimmich, che ha già saltato due settimane, pur non risultando mai positivo, si tratta di un mancato introito di 768mila euro lordi. Il jolly difensivo del Bayern percepisce infatti 384mila euro a settimana. Intanto Angela Merkel ha fatto sapere che Kimmich, dubbioso sugli effetti a lungo termine del vaccino, "potrebbe rivedere la propria posizione no vax".

Fino a questo momento in Germania ha deciso di immunizzarsi il 94% dei calciatori professionisti. "Per me non dovrebbero nemmeno permettergli di allenarsi con i compagni", ha affermato l'ex campione del mondo tedesco, Paul Breitner, mentre il compagno dei cinque al Bayern, Thomas Müller, ha confidato che sarebbe più sereno se "tutti, all'interno dello spogliatoio, fossimo vaccinati". La pressione su Kimmich e gli altri no vax sale, anche dopo che il ministro degli Interni, Horst Seehofer, aveva intimato il calciatore del Bayern a cambiare idea:"Sei un modello, pensaci bene e vaccinati. Altre persone saranno invogliate a farlo, se lo farai tu".

Come noto nelle ultime settimane i tassi d'infezione hanno raggiunto livelli record, dato che la percentuale di vaccinati per ora è inferiore al 70%. I governi regionali di Baviera e Sassonia, tra i più colpiti, hanno annunciato la cancellazione di tutti i mercatini di Natale. Una riunione del Comitato di crisi ha messo di fronte la cancelliera uscente Angela Merkel e i capi dei Lander, che hanno deciso di applicare la regola '2G' su tutto il territorio, non appena la soglia dei ricovero supererà i tre pazienti Covid ogni 100mila abitanti. Questa norma consente solo a vaccinati e ai guariti di accedere ai luoghi pubblici come ristoranti, cinema, sale da concerto o eventi sportivi.

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