
Messaggio per i naviganti: l'Inter sta di nuovo bene, gioca facile e veloce, porta al gol mezza squadra, la Cremonese, da copione, perde di brutto l'imbattibilità e concede primato da sabato notte ai nerazzurri. Buone notizie per Gattuso da Barella, Bastoni e Di Marco, la cura Appiano Gentile e Champions li restituisce a Chivu e alla nazionale. Intanto stasera si capirà. Si capirà se il Milan ha le carte per tornare competitivo nella questione scudetto, come le premesse fanno ritenere, con l'aggiunta dei due ex attori bianconeri, Allegri e Rabiot pronti alla vendetta, ripensando a quanto è appena accaduto con Renato Veiga del Villareal. Si capirà se la Juventus è una vettura difettata, come la Ferrari, altra ditta della casa, costretta dunque a rincorrere più che a correre o se Tudor può finalmente trovare la vittoria dopo la serie grigiastra di X; alla Continassa nessuno fiata o si lamenta a differenza del gruppo Maranello dove le chiacchiere superano ampiamente i podi. Il risultato di Torino sarà indicativo per le altre due di testa, il Napoli contro il Genoa e la Roma in trasferta a Firenze, tre giorni dopo la sconfitta con il Lille. A proposito di Roma, all'Olimpico se non c'è un rigore non c'è partita. La Lazio ha agguantato il pari contro il Torino al 103', con un penalty evidente però non visto dal modesto arbitro Piccinini ma, per buona sorte sua, suggeritogli dal Var dopo revisione di 7 minuti! Il punto non chiarisce comunque gli equivoci di Sarri e di Baroni che continuano a galleggiare in classifica senza mai raggiungere la terra ferma.
È critica la situazione della Lazio, poco lucida e reattiva solo nei nervi, è seria quella del Torino che subisce troppi gol e viene raggiunto dal Lecce capace del doppio colpo, vincere a Parma, affiancare granata ed emiliani, allontanare, per il momento, l'esonero di Di Francesco, voce insistente in Salento.