Chi ha visto la partita di Bergamo senza il filtro del tifo si è divertito un sacco. Chi invece l'ha guardata essendo di parte, al piacere per gli occhi ha unito l'amaro sapore del rimpianto. Già perché se la Roma era avanti 3 a 0 ed era praticamente certa di aver portato a casa la vittoria, l'Atalanta è consapevole che l'impresa poteva anche essere portata a compimento per intero, segnando anche la rete che avrebbe ribaltato la Roma. Una partita folle quella dell'Atleti azzurri d'Italia. Una Roma cinica e concreta nella prima frazione, un'Atalanta straripante fisicamente e tecnicamente nella ripresa. Risultato: la Roma resta dietro al Milan, l'Atalanta in zona Europa. Ma ai punti, e pure in prospettiva, questo pareggio sorride di più ai nerazzurri bergamaschi.
Eppure l'inizio della Roma è stato perfetto. Cross di Kolarov, sponda geniale di Zaniolo e Dzeko trova il gol dopo soli tre minuti. Un ritorno importante quello del bosniaco, a secco dallo scorso 6 ottobre. Segna la Roma e si spegne. L'Atalanta inizia a macinare gioco, prende campo e si fa più volte pericolosa, guidata come sempre dalla classe di Gomez e Ilicic, tanto belli quanto poco concreti nel trovare il varco giusto per il pareggio. E così la Roma, sorniona, ne approfitta. Sembra la domenica di Dzeko, perché al minuto 33 riceve palla, chiama Berisha all'uscita, lo salta e insacca il 2 a 0. Questa volta l'Atalanta accusa un po' il colpo, si sbilancia troppo e lascia spazio al contropiede giallorosso. Letale al 40' quando Zaniolo trova il secondo assist di giornata sfruttato alla perfezione da El Shaarawy che fa 3 a 0 e chiude la partita. Ma soltanto in teoria. Perché questa non è una partita normale. Perché l'Atalanta non si spegne mai, non molla mai e sa reagire da grande squadra. Già in chiusura di primo tempo riesce ad accorciare le distanze. Magia di Ilicic di tacco per Gomez, cross per Castagne che di testa trova il 3 a 1.
Inizia la ripresa e ti aspetti una Roma pronta a sfruttare il contropiede magari tenendo il pallino del gioco. Ma non c'è verso. L'Atalanta gioca con foga ma anche con personalità e si trasforma in una furia. Sulle fasce, centralmente, palla a terra o con lanci lunghi, scappa da tutte le parti e chiude la Roma nella sua metà campo. Ilicic si mangia un gol incredibile incespicando sul pallone ma il dominio trova compimento al minuto 14, quando dopo un giro palla perfetto, Gomez crossa per Toloi di testa che fa 3 a 2. Finita? Neanche a parlarne, il bello deve ancora venire. Succede tutto nel giro di nemmeno due minuti. Al 23' Ilicic punta Kolarov che lo atterra. Prima Calvarese ammonisce lo sloveno per simulazione, poi con il var assegna il rigore che Zapata spara però in curva.
45 secondi e il colombiano si fa perdonare trovando il 3 a 3 in diagonale sfruttando una Roma allo sbando. Tanto che nel finale i giallorssi vacillano ma l'Atalanta non trova lo spunto decisivo per vincerla. Finisce in parità, per la follia può bastare così. Per i rimpianti di tutti, non tifosi a parte, anche.
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