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Real Madrid, il solito arbitro. Ma che orgoglio l'Atalanta

Assurda espulsione di Freuler dopo 17', poi si fa male Zapata. La squadra di Zidane passa solo nel finale

Real Madrid, il solito arbitro. Ma che orgoglio l'Atalanta

Beffata proprio alla fine, nell'unico modo in cui il Real poteva sbloccare una partita che per l'Atalanta poteva finire molto peggio. Un tiro e un gol, quello segnato all'86' da fuori area da Mendy, premio persino eccessivo per il Real e colpo a tradimento per un'Atalanta eroicamente capace di tenere testa ai blancos fino a quel momento, giocando in dieci per un'ora abbondante. Perchè il Real di Bergamo, oltre ad essere rimaneggiato, è stucchevole e inconcludente: diecimila passaggi senza mai un tiro in porta, fino a quello purtroppo decisivo del francese, quando il risultato a pochi minuti dalla fine sembra ancora sorridere ai bergamaschi, per come si era girata la partita.

La dea bendata che aveva assistito la collega bergamasca fino all'annuncio delle formazioni (con Zidane costretto a rinunciare quasi a mezza squadra, da Sergio Ramos a Benzema), volta improvvisamente le spalle a Gasperini quando si comincia a giocare. Con due episodi chiave del primo tempo che avrebbero potuto stendere chiunque: Freuler espulso dopo 17 minuti e Zapata costretto ad uscire (probabilmente solo per una contrattura) dopo mezz'ora. Ma l'Atalanta non è squadra che si abbatte per così poco, anzi nella difficoltà stringe i denti e il Real capisce subito che cosa avrebbe potuto trovare a Bergamo se il signor Stieler fosse stato un po' meno inflessibile.

Episodi chiave, dicevamo, soprattutto quello che ha portato al rosso di Freuler alla prima azione vera dei blancos verso l'area nerazzurra. Con l'Atalanta infilata proprio nel primo momento in cui si prendeva la confidenza di andare ad attaccare gli spagnoli, dopo un quarto d'ora recitato con grande rispetto del Real. É bastata una verticalizzazione di Vinicius a liberare Mendy al limite dell'area e costringere Freuler al fallo, punito fiscalmente dall'arbitro come intervento da ultimo uomo.

Sta di fatto che da quel momento Gasperini si è trovato in 10 e ha dovuto riadattare il suo gioco più in fase di contenimento, lasciando Muriel solo là davanti, in grado di giocare una sola palla-gol in tutto il primo tempo, sparata a lato della porta di Courtois, prima di cedere lo scomodo posto a Ilicic nella ripresa (sostituito nel finale e furioso con Gasp). Buon per l'Atalanta, però, che il Madrid è Real solo a centrocampo, dove il sontuoso trio Casemiro-Modric-Kroos, con l'aggiunta di Mendy e l'appoggio esterno di Vazquez e Vinicius, fa girare continuamente la palla ma raramente riesce a liberare qualcuno al tiro, tanto che Gollini, di fatto, fa la prima semplice parata al 70'. D'altra parte non va dimenticato che questo Real ha sì eliminato l'Inter ma ha perso addirittura due volte con lo Shakhtar ed è stato eliminato in coppa di Spagna da una squadra di serie C. E senza Benzema non ha grandi alternative come bomber di peso, con Vinicius che dopo 8' della ripresa si mangia l'unica occasione davanti alla porta.

Ma quando sembra fatta per l'Atalanta, ci pensa Mendy.

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