"Real? Se saremo più bravi passeremo. Ma prima pensiamo a Spal e Milan"

Bianconeri a caccia del 13° successo di fila in casa dei ferraresi

"Real? Se saremo più bravi passeremo. Ma prima pensiamo a Spal e Milan"

Torino - Preoccuparsi di Antenucci già sapendo di dovere affrontare di qui a breve Cristiano Ronaldo. Stasera la Juventus sarà impegnata a Ferrara, contro la Spal: squadra che Allegri ha anche guidato, ai tempi della serie C1 nel 2004 («lì si respira da sempre aria di grande calcio»), e squadra che oggi andrà battuta «per fare giocare il Napoli partendo da meno sette». Sulla carta, progetto più che attuabile. Per di più, la Signora di questi tempi appare uno schiacciasassi: in campionato non ha preso un solo gol nel 2018 (porta involata da nove partite: strabuzzare gli occhi è concesso), le vittorie consecutive sono dodici e il Napoli è scivolato a meno quattro dopo avere fatto per mesi corsa di testa. Ci sono quindi tutti gli ingredienti per arrivare fino in fondo e tagliare il traguardo tricolore per il settimo anno di fila, purché non ci si distragga. Che poi il rischio è sempre quello, per le grandi: dare per scontati match che scontati non sono mai, almeno in Italia. «La Spal ha raccolto sette punti in tre partite e non perde in casa da dieci così il tecnico bianconero -. Gioca per la storia e per la salvezza». Intenerirsi però non sarebbe da Juve. E nemmeno pensare ad altro. Nello specifico, al Real. Liquidato in fretta, inevitabilmente: «Credo saranno due gare meravigliose. Se saremo più bravi passeremo, altrimenti torneremo a casa. Si lavora e si gioca per queste sfide: l'anno scorso ai quarti abbiamo battuto il Barcellona, magari ora batteremo il Real. Che, lo ribadisco, resta la favorita della Champions. Detto questo, ci penseremo dopo la Spal, la sosta e il Milan».

Avanti, allora. Contro una squadra che non batte la Juve in casa propria dal 1957 e che ovviamente cercherà di entrare nella storia dalla porta principale: «In ogni stagione ci sono partite che non puoi non vincere, anche se poi può capitare ancora Allegri -. Il campionato non è chiuso come si dice: il Napoli può fare 100 punti perché vince e gioca bene. Oggi quindi la quota scudetto è la carica dei 101. La squadra è matura e non sbaglierà, altrimenti butteremmo quanto fatto finora». Non può non essere fiducioso, Allegri, a rincorsa conclusa e sorpasso in vetta effettuato con un gruppo che «nelle ultime partite è sempre cresciuto molto nella seconda parte di gara. E stiamo anche migliorando nella gestione della partita, capendo come attaccare e difendere: è un aspetto importante per il finale di stagione».

Si entra più che mai nel vivo.

Con Higuain in campo anche oggi e probabilmente Mandzukic a riposo, mentre Khedira è ko causa influenza e sarà sostituito da uno tra Marchisio e Bentancur, che si contenderanno il ruolo di vice Pjanic (squalificato, come Benatia) nell'andata con il Real.

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