FirenzeIl ritorno e la novità. Come fosse un film. Andrea Barzagli, colonna della Juve di Conte e campione del mondo 2006, torna dopo quasi un anno di calvario. Mirko Valdifiori, mente dell'Empoli, sbarca per la prima volta in azzurro alla soglia dei 30 anni, misteri del calcio.
Il centrale fiorentino ha avuto davvero paura: «È stato un periodo lungo e difficile - ha detto Barzagli -; è brutto non giocare e non stare a contatto con i compagni di club oltre che della Nazionale. Un periodo di alti e bassi che per fortuna sembra finito, sono felice di essere qui. In certi momenti mi sono sentito come un corpo estraneo dalla squadra, mi mancava tutto: dal ritiro a mangiare con i compagni. Lo so, c'è di peggio nella vita, ma è stata dura, soprattutto quando dopo l'intervento al piede è emerso che avevo una frattura da stress. Ho pensato di non poter più giocare per il dolore che avevo. Ho fatto fatica psicologicamente fino a quando non ho ripreso ad allenarmi con i compagni. L'obiettivo è arrivare agli Europei poi penso che chiuderò con la Nazionale, avrò 35 anni, non ho quel qualcosa in più che hanno Buffon e Pirlo, e poi l'Italia dovrà ringiovanirsi e confido in talenti come Rugani, Romagnoli ed altri». Una battuta sul caso oriundi: «Ci sono sempre stati e ci sono delle regole: se sono convocabili è giusto che siano chiamati perché vuol dire che fanno bene in campionato».
Mirko Valdifiori ha descritto la
sua felicità: «Una gioia immmensa, provo un grande orgoglio, ringrazio l'Empoli e Conte che mi ha dato questa possibilità. Pirlo è il mio modello, il numero uno al mondo da almeno 10 anni. Provo a prendergli qualcosa...».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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