Roma Un progetto ancora da scrivere anche se con linee guida che almeno all'apparenza ci sarebbero (tanti giovani in campo, scelta low cost in panchina dopo aver corteggiato Conte, Sarri e Gasperini, un nuovo ds che sarà Petrachi). Una piazza in ebollizione con poche certezze sul piatto e un malumore sempre più crescente. La questione stadio «congelata» e difficilmente sbloccabile, come avrebbe voluto James Pallotta, entro il 2019. In tutto questo il caos trascinatosi per tutta la stagione, chiusa in deficit rispetto a quella culminata con la semifinale Champions.
La nuova rivoluzione americana dovrebbe avere in panchina un tecnico probabilmente italiano (De Zerbi, Giampaolo o Gattuso, in ordine di preferenza, l'ex tecnico del Milan è il preferito di Totti), spunta il nome di Mihajlovic contattato in questi giorni dal club (non a caso il serbo ha chiesto dieci giorni di tempo al Bologna per decidere se restare in rossoblù), più defilati gli stranieri Fonseca (Shakhtar) e Bordalas (Getafe).
In attesa delle scelte tecniche, il caos di cui si parlava prima si è materializzato di colpo con l'inchiesta di Repubblica che ha svelato un «carteggio interno» che il preparatore atletico Ed Lippie avrebbe scritto al presidente circa una presunta fronda interna dei «senatori» del gruppo, tra cui capitan De Rossi appena congedato da Trigoria, contro i sistemi di gioco del tecnico Di Francesco e la gestione del ds Monchi (via da Trigoria ai primi di marzo insieme al medico Del Vescovo e al fisioterapista Stefanini, accusati di essere i colpevoli dei numerosi infortuni, oltre che i nomi citati da Lippie come fonti «interne») e con un Francesco Totti mal sopportato nel suo ruolo dirigenziale. In realtà da due stagioni, da quando cioè l'ex numero 10 è passato dal campo alla scrivania, è acclarato che Totti sia apparso senza poteri (cosa di cui si è lamentato), tanto da non partecipare neppure ai vertici dirigenziali di Londra e Boston.
Nell'articolo di Repubblica si attribuisce a De Rossi anche una dichiarazione fatta alla dirigenza a Trigoria al momento dell'acquisto di Nzonzi, destinato teoricamente a fargli ombra: «Se non risolviamo la cosa, vi faccio arrivare decimi». Una prova più diretta alle tante voci circolate nelle ultime settimane intorno al divorzio con tra il DDR e la Roma. Anche se poi non si spiega il fatto che la stessa dirigenza - dopo l'enorme ferita di un'annata pesante anche dal punto di di vista economico - due settimane fa abbia offerto proprio a De Rossi il ruolo di vice Ceo, cioè numero due del club sul fronte tecnico, o un'auspicata collaborazione futura del capitano con Totti nuovo dt. De Rossi, in vacanza in Giappone, è pronto a querelare. In città non si è parla d'altro e da una parte c'è chi è sbigottito perchè dovrà rivedere le valutazioni sui protagonisti della stagione, dall'altra chi è convinto che si tratti di una montatura per nascondere il fallimento.
«Quadro distorto e totalmente distante dalla realtà», così il club in una nota. «Tutte cazz...
, qualcuno sta provando a danneggiare la Roma con continue bugie», ha sottolineato Pallotta. Che ora promette di chiarire tutto. Intanto dovrà farlo nel progetto sportivo della Roma che verrà, per fermare il caos scoppiato in casa giallorossa.
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