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Roma-Napoli, il ribaltone Champions va oltre i fischi

Gli azzurri vogliono rispondere subito al sorpasso dei giallorossi, quarti e «vivi» nonostante i ko

Roma-Napoli, il ribaltone Champions va oltre i fischi

Ambizioni e motivazioni ma con un'infermeria piena da una parte, voglia di rivalsa e di modificare l'andamento della classifica ma senza il tecnico in panchina dall'altro. Roma e Napoli sono le protagoniste di una sfida tradizionalmente ad alta tensione. «Spero non si debba parlare ancora degli arbitri», così il tecnico giallorosso Fonseca che nel suo anno di esordio in serie A si è già «italianizzato» protestando vivacemente per decisioni dei fischietti non gradite, beccandosi anche la squalifica. E dopo l'ultima gara del San Paolo, finita tra le proteste napoletane (e rosso per Ancelotti costretto oggi a saltare l'appuntamento con il suo passato solo da calciatore se verrà respinto il reclamo d'urgenza del club sulla squalifica che verrà discusso oggi alle 11), Rizzoli non ha voluto correre rischi: per la gara dell'Olimpico è stato designato il migliore della truppa dei fischietti, ovvero il fiorentino Rocchi.

La Roma ha appena messo la freccia e si è presa a suon di gol (sei nelle ultime due gare) il quarto posto a scapito proprio del Napoli. Questo nonostante un gruppo che sta facendo i conti con gli infortuni in serie. Tanto che ora l'ex Manolas, passato in estate alla corte di Ancelotti, farebbe comodo a una retroguardia che non è riuscita ancora nell'era Fonseca a mantenere la porta inviolata in casa. Ma i giallorossi sono in serie positiva da cinque partite, sette se consideriamo anche l'Europa League, e non perdono dal 25 settembre (0-2 in casa contro l'Atalanta). Quindi squadra sfortunata per i pezzi persi per strada di giornata in giornata ma più che mai viva. Cosa che non si può dire del Napoli che ha già lasciato 12 punti e subíto 13 gol (mai così tanti dalla stagione 2009/10) in dieci gare e vede Juve e Inter già distanti rispettivamente otto e sette lunghezze. Numeri che chiariscono un concetto elementare: lo scudetto a oggi è pura utopia.

Insomma un Fonseca molto bravo nonostante l'emergenza organica oltre che gentleman con il collega del Napoli («spero che ci sia, è un grandissimo allenatore e un uomo onesto, serio e professionale») e un Ancelotti che fatica a domare l'ansia da prestazione e il poco cinismo dei suoi, al netto di sette legni colpiti, sotto porta. Il Napoli non perde in casa della Roma da tre anni e mezzo (tre successi di fila) e nell'ultimo viaggio di marzo uscì dal campo con un poker di gol. Grandissima attesa per una sfida preclusa ai residenti nella provincia di Napoli e 50mila sugli spalti. Spettacolo assicurato, quindi.

Arbitri e tensioni permettendo.

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