La Roma non sa più vincere. E ora la Juve può scappare

Maicon evita la colamorosa sconfitta con l'Empoli. Iturbe ko, rischia un lungo stop. Arriva Doumbia

La Roma non sa più vincere. E ora la Juve può scappare

Roma - La quinta rimonta a metà della Roma, ormai abbonata ai pareggi (quarto consecutivo, sesto negli ultimi otto match) dimostrano le attuali difficoltà della truppa di Garcia. E in attesa dell'impegno juventino di oggi, la sensazione e' che la rimonta giallorossa sui diretti avversari sia sempre più ardua. Ambire allo scudetto con questi risultati sembra davvero utopistico. Tutto questo mentre si riempie l'infermeria di Trigoria (l'ultimo in ordine di tempo Iturbe, già fermatosi a inizio stagione) e si allarga la rosa, almeno in attacco: ufficiale l'arrivo di Doumbia a titolo definitivo (operazione da circa 16 milioni di euro, con 3 di ingaggio all'ivoriano), probabile l'attacco al cagliaritano Ibarbo - quasi un "acconto" per l'eventuale riscatto di Nainggolan. Inoltre possibili gli arrivi di Chiriches e Mavuba (quest'ultimo ex di Garcia al Lille), ma a preoccupare e' più la tenuta fisica e mentale di una squadra brillante fino a quella maledetta serata della batosta europea con il Bayern, dalla quale la Roma non sembra mai essersi pienamente ripresa. Basta così un Empoli determinato e ancora ferito nell'orgoglio dall'eliminazione di coppa Italia nata da un rigore inesistente a favore dei romanisti per rendere la serata giallorossa da incubo.

L'Empoli, che nella versione riserve aveva portato i giallorossi ai supplementari nella sfida di coppa, gioca alla sua maniera: attento nelle chiusure, ma bravo nel pressing e nel far ripartire l'azione. La squadra di Sarri, elogiata da Garcia in più di un'occasione, blocca la manovra avversaria nella zona centrale del campo, visto che raramente i romanisti cercano le fasce e girano la palla stile azione alla mano da rugby, concludendo poco e male verso la porta di Sepe.

L'emergenza a metà campo (Strootman rioperato al ginocchio e forse out per il resto della stagione, De Rossi in tribuna per una lesione al polpaccio) costringe Garcia a chiamare agli straordinari l'appena rientrato Keita, che negli undici giorni ha giocato tre intere partite in Coppa d'Africa con il suo Mali. In più arriva dopo 25 minuti l'infortunio a Iturbe (sospetta lesione al collaterale al ginocchio destro, oggi gli esami medici) forse l'attaccante più in forma della truppa giallorossa. Ma al netto dei contrattempi fisici, la Roma mostra una manovra rallentata e prevedibile, dando l'impressione di essere un'orchestra fatta di strumenti singoli un po' stonati e senza una guida.

Negli ultimi dieci minuti gli episodi che indirizzano il match: prima lo svarione difensivo giallorosso, con Manolas che in area ferma fallosamente Saponara provocando rigore (trasformato da Maccarone) ed espulsione del difensore; poi il secondo giallo - molto dubbio per la verità - allo stesso Saponara, reo secondo l'incerto arbitro Russo di un tocco di braccio nell'area romanista.

Logico che ristabilita la parità numerica e dopo i fischi dello stadio, la Roma rientri in campo con un altro spirito.

Sostituito l'evanescente Totti (mai così male quest'anno, tanto che lo stesso capitano non si arrabbia per il cambio) sui titoli di coda del primo tempo, la squadra di Garcia spinge più con la forza dei nervi. E mentre L'Empoli comincia ad accusare un po' di stanchezza, arriva il pari di Maicon che mette una pezza a un'altra serata opaca della Roma. La Juve ringrazia e prepara lo scatto.

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