Roma, vacanze da Champions. E Montella crolla

Poker spettacolare dei giallorossi e quarto posto blindato. Il tecnico della Fiorentina verso l'esonero

Roma, vacanze da Champions. E Montella crolla

Firenze La Roma ha vinto in scioltezza. I giallorossi hanno sbriciolato la Fiorentina adesso più che mai inguaiata nella lotta per non retrocedere e con la panchina di Montella in bilico. Nelle ultime 7 gare i viola hanno perso 5 volte senza vincere mai. Tre punti che portano la Roma a ridosso momentaneamente della Lazio e che segnano il cammino spedito di Fonseca: decima vittoria in campionato con due sole sconfitte. Pellegrini, Zaniolo, Kolarov e la regia offensiva di Dzeko sono state le vette di una prestazione autorevole.

Le differenze sono emerse subito, al netto delle assenze. Sei giallorossi ancora fermi ai box, male endemico della Roma, Chiesa e Ribery in infermeria per la Fiorentina, altri due protagonisti importanti. La forza della Roma è stata chiara subito nella cifra tecnica, fisica, attraverso una manovra fluida e concreta. Eppure la piccola Fiorentina in avvio ha avuto una doppia chance, nel giro di pochi secondi, con Vlahovic e Boateng, ma è stato bravo Lopez a chiudere la porta. Quando sei clamorosamente più debole devi saper sfruttare le opportunità che ti si presentano, altrimenti vai giù. Ed è stato proprio così: la Roma a metà primo tempo ha piazzato un uno-due micidiale nello spazio di 120 secondi. Maturato nell'ambito di una supremazia totale in ogni zolla del campo, soprattutto nel mezzo. Pellegrini, Zaniolo e tocco vincente di Dzeko, con la difesa viola a recitare la parte del convitato di pietra. Per il bosniaco settimo centro in campionato (10 in totale). Poi lo stesso Zaniolo, uno dei tanti ex, è stato steso al limite dell'area viola da Pezzella: la punizione di Kolarov è stata una pennellata nella culla del Rinascimento, Dragowski immobile. La sensazione era che di lì a poco la squadra di Fonseca avrebbe tracimato perché i già deboli argini della Fiorentina sembravano ormai di pastafrolla. Roma in controllo assoluto, viola canne al vento. Invece Badelj (al primo gol quest'anno), ex laziale per una stagione, ha giocato il suo personalissimo derby, accorciando lo svantaggio in mischia. I giallorossi a quel punto si sono fermati, dando un po' di coraggio agli uomini di Montella.

I viola hanno messo più determinazione nella seconda parte della gara, ma senza creare pericoli. Montella ha tolto lo statico Boateng per Pedro.

Un tentativo, nulla più perché la Roma ha ripreso il comando di tutto - ammesso che lo avesse mai lasciato - e alla prima occasione ha riallungato con una conclusione da fuori di Pellegrini (primo centro stagionale). La Roma ha dilagato con il poker di Zaniolo. Prima della chiusura traversa su punizione di Vlahovic, uno squillo nella buia notte viola.

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