Firenze La Roma vola anche sotto l'acqua. Il poker di Firenze vale il record assoluto delle vittorie consecutive in trasferta per la serie A: Spalletti ne ha incassate 7, Eusebio 5 e il totale fa 12, numero tondo. I giallorossi hanno una partita in meno (da recuperare a Marassi la sfida con la Samp), ma hanno già 27 punti in classifica. Di Francesco, per adesso, è meglio di Spalletti che 12 mesi fa con una gara in più aveva un punto in meno.
Giornata ricca anche per Gerson, doppietta per lui: il brasiliano non aveva mai segnato con la Roma. Primo gol in campionato, quest'anno, pure per Manolas. Insomma tanti segni più per i giallorossi e un solo neo nell'umido pomeriggio fiorentino: presi 2 gol fuori casa dopo che nelle precedenti trasferte di campionato la Roma era rimasta imbattuta. In generale Alisson non subiva un gol da 383'. Una difesa, comunque, che resta la migliore di tutte avendo al passivo 7 reti in 11 gare giocate. Nel tabellino dei marcatori per la quinta volta resta fuori Dzeko, ma Di Francesco si può consolare con una squadra che ragiona come un gruppo, pur avendo individualità fortissime, tipo Nainggolan. Il belga ha fabbricato una partita pazzesca, con tanto pressing, qualità e assist. I numeri non sono Vangelo, ma aiutano a fotografare un confronto in cui la Fiorentina ha resistito solo per una frazione. Nella ripresa i viola sono scomparsi dal campo, facendo infuriare Pioli. D'accordo, la differenza tecnica e fisica tra le due squadre è stata evidente, ma ci sono stati tanti errori per la formazione di Pioli. Ora sono 6 sconfitte in 12 turni, bilancio pesante.
Gerson ha capito da subito di essere dentro la sua giornata: ha segnato in apertura, grazie all'assist di El Shaarawy e la complicità di Biraghi. Gil Dias ha crossato di sinistro per l'inserimento di Veretout, così è arrivato l'1-1. La Roma non ha cambiato atteggiamento continuando a ruminare gioco con il baricentro alto: Dzeko e Pellegrini hanno avuto due buone chance per segnare ancora, ma Sportiello è stato efficace. La Fiorentina, così attenta alle ripartenze, è stata capace di prendere un gol in contropiede: da un errore di Simeone, sul capovolgimento di fronte assist di Gonalons, ancora a destra per Gerson tutto solo. Neppure stavolta i viola si sono abbattuti: prima il pareggio con Simeone di testa, poi il palo di Chiesa (bravissimo Alisson nella deviazione decisiva).
Ripresa da dimenticare per la Fiorentina, colpevolmente assente di fronte ad una Roma straripante: subito il gol su corner di Manolas, l'interruttore che ha spento definitivamente la
luce viola. Gil Dias e Simeone sono andati vicini al gol, ma è stato Perotti a chiudere il conto. Defrel ha fallito un paio di occasioni, ma ha trovato anche una grande parata di Sportiello che ha evitato la Caporetto viola.
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