Matteo Basile
L'Inter ha ripreso a correre. La Lazio ha frenato. E l'ultima giornata è in programma lo scontro diretto tra le due. Così per la Roma, terza squadra in lotta per un posto in Champions League, la trasferta di Cagliari diventava decisiva. Con questi incroci infatti, un successo in Sardegna voleva dire che basta un punto nelle prossime due gare per chiudere il discorso e tornare in quel torneo dove ha conquistato un'esaltante semifinale. Ce l'ha fatta la Roma. Soffrendo terribilmente ma ce l'ha fatta contro un Cagliari impreciso e sprecone ma che ha giocato con grande generosità sino all'ultimo. Basta un gol del turco Under e tanto sacrificio in fase difensiva. Missione compiuta quindi per la Roma che domenica all'Olimpico contro la Juve, con un pareggino potrebbe benedire l'aritmetico scudetto bianconero e la (ri)conquista dell'Europa che conta.
Che sarebbe stata dura per i giallorossi lo si capisce ancora prima di iniziare la partita. Di Francesco è costretto a un cambio: Manolas accusa un problema muscolare e alza bandiera bianca, il tecnico invece di arretrare De Rossi dà fiducia al giovane Capradossi, 21 anni, al suo esordio dal primo minuto in campionato. Cambia, per scelta, davanti con Gerson, Nainggolan e Under in appoggio all'intoccabile Dzeko. Il Cagliari con l'acqua alla gola si affida al tandem Farias-Pavoletti per cercare di far male ai giallorossi.
Passano 14 minuti Dzeko libera Under che finta il dribbling e col suo sinistro vellutato calcia preciso sul secondo palo, lo sfiora e la palla finisce in rete. Settimo gol in stagione per il giovane turco, diventato decisivo nel girone di ritorno. Ti aspetti una Roma decisa a chiudere la partita il prima possibile ma il Cagliari vuole salvarsi e non ci pensa nemmeno a scansarsi. Anzi, ci vuole il migliore Alisson a salvare prima su un tocco ravvicinato di Pavoletti e poi su un tentativo autogol di Bruno Peres su cui il portiere brasiliano è strepitoso.
In avvio di ripresa è ancora il Cagliari a fare la partita. I sardi spingono forte e a tratti chiudono la Roma nella propria tre quarti. E al 10' vanno vicinissimi al pari con Farias che tutto solo davanti ad Alisson si dimentica di saper controllare il pallone e spreca in maniera clamorosa una palla gol colossale. Niente pari ma la Roma continua a soffrire.
L'avventura in Champions league è stata sì emozionante ma la gara contro il Liverpool ha evidentemente sottratto molte energie fisiche e mentali. E così Di Francesco urla e chiama giocate più rapide ma i suoi, spesso, non ci arrivano. Ci si mettono anche gli infortuni: prima Bruno Peres va fuori per guai muscolari, poi Capradossi per crampi con Silva che va a sinistra e Kolarov che va a fare il centrale difensivo e al 26' salva alla grande su un contropiede di Farias.
Ma serve ancora un Alisson in formato mondiale per salvare il risultato quando al 38' si trova di fronte il neo entrato Sau e riesce a fermarlo. Nel finale è assedio rossoblù ma una stremata Roma riesce a tenere, si salva, vince e può (quasi) festeggiare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.