Sergio Arcobelli
Rosberg profeta in patria. Costretto ad abortire per un problema elettrico il primo dei due tentativi a disposizione, Nico è comunque riuscito nel tracciato di casa di Hockenheim ad annichilire il rivale e compagno di scuderia Lewis Hamilton, distante centosette millesimi. Il britannico può ritenersi soddisfatto nonostante il bloccaggio delle ruote letale a metà del giro (ha perso due decimi) che ne ha compromesso la pole. Infatti Lewis ha rischiato una penalità nella terza sessione di prove libere per essere uscito, per colpa dei meccanici, incautamente dal proprio box mentre passava nella pit-lane Grosjean. Solo una multa per il team e nessuna squalifica per Hamilton. Un paio di ore dopo Rosberg e la Mercedes avrebbero conquistato la 47ª pole su 50 Gp disputati nell'era turbo. Il dominio non sembra volersi arrestare...
Continua a crescere la Red Bull, subito alle spalle delle frecce d'argento: il team anglo-austriaco ha danzato nelle curve del terzo settore, dove sorriso Ricciardo, terzo, e baby prodigio Verstappen, quarto, si sono quasi incollati alle Mercedes. Terzo settore dove ha invece faticato la Ferrari, parecchio indietro nel weekend: Kimi, il più in palla del Cavallino ha concluso quinto a otto decimi dal poleman, mentre Vettel, sesto, è finito a quasi un secondo. Ma Seb ha un'attenuante: fin da Q2 aveva rotto il fondo della sua SF16H. Dirà: «Sessione difficile, abbiamo faticato col bilanciamento più di venerdì. Ero contento dell'ultimo giro ma non è stato sufficiente». Di altro umore Raikkonen: «La macchina si è comportata abbastanza bene e sono riuscito a spingere. Ci mancano velocità e aderenza».
Velocità che invece ha dimostrato di avere la Red Bull, che ha fatto intravedere nelle libere un passo gara migliore anche delle Mercedes. Si vocifera, in realtà, che la simulazione del Gp sia stata fatta con un quantitativo di carburante inferiore rispetto agli avversari. Se così non fosse, allora la scuderia di Maranello, per il podio, può solo sperare in un passo falso dei bibitari.
Il rischio di correre una gara anonima è dietro l'angolo ad Hockenheim, tanto più in una settimana agitata dal cambio alla guida tecnica tra James Allison e Mattia Binotto. Si tratta della seconda mossa made in Marchionne della stagione dopo la conferma di Raikkonen, che di questi tempi, a suon di giri record sembra quasi voglia ripagare la fiducia per il rinnovo del contratto. Il finlandese, a sorpresa, è sempre stato il migliore delle rosse nei due giorni di prova e precede il compagno di squadra anche nella classifica piloti. Di più: è reduce dalla bella gara di Budapest, dove, scattato quattordicesimo, ha poi concluso sesto.
Intanto Vettel mette le mani avanti: «Sarà dura battere le Red Bull (prossima a scavalcare la Ferrari nella classifica costruttori ndr), perché in questa pista è difficile passare. Il nostro passo, come ha dimostrato lo scorso Gran premio, è migliore del loro e potrebbe rivelarsi gara interessante». Una rimonta che tutti i fan della Rossa sognano ormai da troppi mesi.