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Il Ruanda sponsorizza l'Arsenal con i soldi dell'Inghilterra

L'Arsenal ha firmato un contratto di sponsorizzazione con il piccolo Stato africano: i Gunners incasseranno 40 milioni di dollari in tre anni. Ma di fatto a pagare è Londra, che al Ruanda versa ogni anno 62 milioni di sterline in aiuti

Il Ruanda sponsorizza l'Arsenal con i soldi dell'Inghilterra

Dalla stagione 2018/2019 e per tre anni, sulle maglie dell'Arsenal comparirà la scritta "Visit Ruanda". È il risultato del contratto di sponsorizzazione che i Gunners hanno firmato con il piccolo Stato africano, il quale verserà nelle casse della società londinese circa 40 milioni di dollari. Ma qualcosa non va. Ogni anno, Londra versa al Ruanda 62 milioni di sterline in aiuti di Stato. Dunque, i soldi dei contribuenti inglesi serviranno a pagare lo stipendio alle stelle della squadra come Lacazette, Aubameyang ed Ozil.

L'inghippo è stato svelato dal quotidiano inglese Daily Mail, che ha denunciato il tutto con il titolo "La maglia della vergogna". Perché proprio il Ruanda? Una ragione c'è. Il presidente del piccolo Stato centrafricano, stretto tra la Repubblica Democratica del Congo e la Tanzania, si chiama Paul Kagame ed è tifoso dell'Arsenal. Si spiega così l'accordo stretto con i Gunners, che secondo le intenzioni del presidente ruandese dovrebbe servire ad aumentare il turismo proveniente dall'estero.

Peccato che il Ruanda, dove la popolazione vive con meno di un dollaro al giorno in un regime presidenziale molto simile a una dittatura, riceva ogni anno da Londra qualcosa come 62 milioni di sterline in aiuti di Stato. Come scrive il Daily Mail, nel 2017 l'Inghilterra ha devoluto un sacco di soldi al Ruanda sotto forma di finanziamenti diretti al governo e fondi per la realizzazione di scuole, ospedali e soprattutto case moderne, dato che la maggior parte dei ruandesi vive in abitazioni prive di energia elettrica.

L'accordo tra Arsenal e Ruanda ha scatenato le critiche non solo dell'opinione pubblica inglese, ma anche di Rene Mugenzi, attivista ruandese per i diritti umani che vive a Londra e che per il suo impegno contro la dittatura di Kagame è stato più minacciato di morte: "È difficile credere che l'Arsenal abbia accettato l'offerta del presidente. L'accordo va subito rescisso". Mentre Clare Akamanzi, capo del dipartimento ruandese allo sviluppo, ha commentato: "Siamo orgogliosi di questa partnership con l'Arsenal con cui mostreremo al mondo la vitalità e la bellezza del nostro Paese".

Ma a spese dei cittadini di Sua Maestà.

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