San Siro è il santo patrono dell'Italia calcistica. Lo dicono i numeri, che parlano di azzurri imbattuti al Meazza: dal 1926 (prima a Milano si giocava all'Arena, dove vinse soltanto due volte l'Ungheria) a oggi infatti 42 partite disputate e zero sconfitte, per un'imbattibilità che dura da oltre novant'anni. Una statistica che potrebbe non essere sufficiente stasera (visto che la Svezia potrebbe persino perdere con un gol di scarto segnandone almeno uno), ma per scacciare i cattivi pensieri dovuti alla pochezza dell'Italia nelle sue ultime uscite va bene tutto.
Per sette volte l'Italia ha giocato a San Siro una gara di qualificazione ad un Mondiale, vincendo sempre. La prima volta fu nel 1934 ed era una sorta di play-off, visto che nel gruppo degli azzurri era inserita solo la Grecia, asfaltata 4-0 a Milano (Guarisi, doppietta di Meazza e Ferrari) e misteriosamente ritiratasi prima di giocare il ritorno. E in quella stessa edizione italiana del mondiale la Nazionale di Pozzo avrebbe poi vinto nell'attuale Meazza anche la semmifinale con l'Austria con un gol di Guaita. Nel '54 toccò all'Egitto tornarsene a casa con 5 reti sulle spalle (due delle quali firmate da Boniperti), ma già all'andata (anche quel girone era solo a due squadre) l'Italia aveva vinto in casa dei Faraoni. Tre anni dopo fu invece il Portogallo a uscire sconfitto 3-0 da San Siro, con gli azzurri che grazie a quella vittoria presero momentaneamente la testa del girone, con un sola partita rimasta da giocare. Sarebbe stata quella di Belfast del 15 gennaio 1958, il famigerato 2-1 contro l'Irlanda del Nord che costò all'Italia la prima e unica (si spera...) mancata qualificazione nella storia dei Mondiali.
Nel 1993 arrivò nuovamente il Portogallo, e questa volta la sfida aveva i contorni di un vero e proprio spareggio tra due nazionali che si giocavano la qualificazione, una partita dai contorni molto simili quelli di oggi. La vittoria dell'Italia di Arrigo Sacchi arrivò in extremis ma fu decisiva per staccare il biglietto per Usa '94. Contro Rui Costa, Paulo Sousa e compagni ci pensò Dino Baggio a 7 minuti dalla fine a firmare l'1-0 che permise agli azzurri di scavalcare la Svizzera e vincere il girone. Meno complicata fu la qualificazione al Mondiale nippo-coreano del 2002, iniziata proprio a San Siro con un comodo 3-0 contro la Romania. Segnarono Inzaghi, Delvecchio e Totti: altri tempi, ma soprattutto un'altra Italia. Stesso discorso quattro anni dopo, con il 2-0 sulla Scozia firmato Andrea Pirlo che rappresentò solo un tassello di una qualificazione arrivata in carrozza. L'ultimo atto è datato 16 ottobre 2012, un 3-1 alla Danimarca con marcature di Montolivo, De Rossi e Balotelli, ma anche in quel caso fu un percorso comodo.
Fuori dai Mondiali, va ricordato un 3-0 proprio alla Svezia (con doppietta di Gigi Riva e un gol di Boninsegna) del 9 ottobre 1971 che ci spianò la
strada verso i quarti di Euro '72, e un decisivo 4-0 al Galles sulla strada per Euro 2004. Per l'Italia a San Siro insomma miglior bilancio non potrebbe esserci. Anche se in campo non ci vanno né il blasone né le statistiche.
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