Sarà una Signora über alles: «In campo per noi e l'Italia»

La Juventus senza Chiellini, Marchisio e Dybala si affida all'ex Mandzukic e al precedente di Capello

Sarà una Signora über alles: «In campo per noi e  l'Italia»

Maledizione o provvidenza. Delle due l'una. La Juventus darà un titolo agli infortuni solo questa stasera al fischio finale della sfida contro il Bayern Monaco. Perché i ko muscolari della vigilia di Claudio Marchisio e Paulo Dybala, entrambi traditi dal muscolo soleo, aggiunti al mancato recupero di Giorgio Chiellini, rendono il viaggio della Signora in Germania una sorta di mission impossible.

Max Allegri ha sdrammatizzato a Torino quando è inciampato entrando in campo per la rifinitura: «Mi stanno tirando le maledizioni». Poi all'Allianz Arena ha rilanciato: «Sarei stato in difficoltà a lasciare fuori Morata, ci ha pensato la provvidenza...».E in questi casi il confine tra sfortuna e fortuna è tutto nel risultato. Le assenze pesano, ma anche al completo sarebbe servita una serata epica. Lo dicono anche i numeri: si gioca in casa di una squadra che in questa stagione ha segnato in nove occasioni o 4 o 5 gol e in Champions insegue il decimo successo casalingo consecutivo.

E se non bastasse ci pensano le parole. Lewandowski promette: «Vogliamo dare spettacolo». Ribery avvisa: «Vogliamo fare tanti gol». E Guardiola scherza: «Volevo vincere 0-5 anche all'andata». L'ultimo a festeggiare da queste parti fu Carlo Ancelotti con il Real Madrid, poker clamoroso, che tra pochi mesi sfratterà Pep. Insomma anche se farà freddo, il Bayern ieri si è allenato sotto la neve, per la Juve l'ambiente sarà molto caldo. Lo sa capitan Buffon che ha esaltato il gruppo: «Armonia e stima reciproca possono supplire alle assenze». E Allegri al contrario di Conte non ne fa una questione di ristorante da «cento euro». Ha una fiducia totale nella sua rosa confermata dalla decisione di lasciar fuori Dybala.

Non l'ha voluto rischiare come Pogba l'anno scorso a Dortmund: il francese non al meglio giocò comunque, poi restò fuori due mesi. Anche stasera il Polpo ci sarà, fresco di compleanno, 23 anni ieri con tanto di richiesta: «Voglio lo scudetto». Nelle parole e nelle scelte sembra che la Signora dia la priorità al campionato. Ma Guardiola non si fida, la punge per portarla allo scoperto: «Si difenderanno in nove, per poi fare gol alla prima occasione». Allegri non ci casca, per questo insieme a Buffon esalta Mandzukic, in dubbio fino all'ultimo, che da queste parti ha lasciato dolci ricordi e all'andata si è già tolto qualche sassolino da ex, ma il gol, che gli manca tremendamente da tre mesi, se l'è tenuto sognando di completare la rimonta.

Può essere la partita del croato, oppure di Hernanes e Morata, i papabili per le maglie liberate dai ko. Ed ecco che entra in campo la provvidenza. Sono i due che hanno recitato da protagonisti nelle due migliori esibizioni della Signora in Champions: in casa del City, titolari, e nel secondo tempo con il Bayern Monaco, entrati proprio per Marchisio e Dybala. Hernanes, quello che sapevamo di non comprare un fenomeno citando Marotta, ha la grande occasione per riscattarsi. Morata per riprendersi la scena, rimasto fermo alla cavalcata personale in Champions dell'anno scorso, iniziata proprio in Germania, con la vittoria di Dortmund. Non a caso Allegri ha detto: «Non siamo indeboliti, potremmo essere avvantaggiati»

.Altro che disperazione nel nome del muscolo soleo, la Signora stava peggio dopo un'ora all'andata: sotto di due gol in casa. Allegri riparte da lì: «Siamo stati bravi a ridurre la qualificazione a una finale». Carattere e un pizzico di fortuna è la ricetta di un'impresa riuscita solamente una volta, dodici anni fa alla Juve di Capello, che vinse con un gol di Del Piero.

Per il resto «giocheremo per noi stessi e per l'Italia». Anche se illustri opinionisti fanno il tifo contro la Signora in Europa. Questione di stile. Qui la maledizione o la provvidenza non centrano. Tra le due la differenza è una questione di gol.

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