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Schumacher così parlava nel 2013: ''Con la Ferrari la vittoria più bella''

Spunta un'intervista a Schumacher, pubblicata sul sito ufficiale dalla famiglia, il campione tedesco si confessa pochi mesi prima dell'incidente

Schumacher così parlava nel 2013: ''Con la Ferrari la vittoria più bella''

''La vittoria più bella? Il primo Mondiale vinto con la Ferrari a Suzuka'', così si esprimeva Michael Schumacher in un'intervista del 30 ottobre 2013.

Compirà 50 anni il prossimo 3 gennaio Michael Schumacher, in assenza di notizie ufficiali e con i soliti rumors che si sono scatenati in queste settimane, la famiglia ha deciso di pubblicare sul sito ufficiale del tedesco un'intervista mai pubblicata prima, risalente ad ottobre 2013, pochi mesi prima quel terribile incidente sulle nevi di Meribel.

Dieci domande degli appassionati in cui si può ascoltare la risposta proprio dalla voce di Michael. Non ha dubbi su quale fosse stata la vittoria più bella in carriera: ''Il campionato più emozionante fu quello vinto a Suzuka nel 2000 con la Ferrari. Il Cavallino non vinceva il titolo da 21 anni e anch'io non trionfavo da quattro. Finalmente vincemmo il campionato, un grande campionato''.

Annata trionfale, caratterizzata dall'avvincente dualismo con il finlandese Mika Hakkinen, rivale stimato da Schumy dentro e fuori dalle gare: ''Il rivale che ho rispettato di più in carriera è stato Hakkinen, sia per le grandi battaglie in pista che per una relazione molto solida anche una volta tolti i caschi''. Svela i suoi idoli dell'infanzia in Formula Uno e nel calcio: ''Quando ero piccolo in pista c'era Ayrton Senna o Vincenzo Sospiri, li ammiravo. Il mio idolo però era Harald "Toni" Schumacher perché fu un grande calciatore''.

Confida il suo segreto per arrivare al top: ''La chiave del successo però è volersi migliorare sempre. Io ho sempre pensato di non essere molto bravo come pilota, penso sia stata una chiave per diventare quello che sono diventato. Il talento è una cosa importante nel motorsport, ma devi saperlo coltivare e sviluppare'' pur ritenendo indispensabile il supporto del team: ''I risultati arrivano se tutti lavorano bene nella stessa direzione. Da solo uno può fare fino a un certo punto, una squadra sarà sempre più forte.

E la F1 è un lavoro di squadra".

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