Le scintille di Higuain danno la sveglia alla Signora

Lo scambio di «cortesie» con Allegri e una frecciata: «Nelle ultime due partite non era la vera Juve»

Le scintille di Higuain danno la sveglia alla Signora

Due mesi dopo essere tornato a segnare, Gonzalo Higuain l'ha detto senza giri di parole: «Mi sono avvicinato di più alla porta, per quello ho fatto gol». L'ha detto in fondo alla notte del Bentegodi, dove le follie del Chievo, leggasi espulsioni di Bastien e Cacciatore, hanno spianato la strada a una Juventus che solo in doppia superiorità numerica ha sbloccato la partita. La verità del Pipita arriva quando tutta la squadra è già sul pullman e soprattutto dopo due mesi di digiuno che iniziavano a pesare. Vai a raccontare che «noi ci adattiamo a quello che l'allenatore dice», che «non mi interessa segnare tanti gol, ma quelli pesanti», l'unica verità dell'argentino è che «vivo per il gol».

E quindi va bene adattarsi a un ruolo diverso, senza Dybala di fatto regista avanzato della manovra. E però Higuain deve stare vicino alla porta, se mai ce ne fossero stati dubbi.

Poi si sacrifica, rincorre se perde un pallone, ma su questi al Bentegodi c'è stato anche uno scambio di vedute plateale con Allegri. Già ammonito, con la Juve in vantaggio nel risultato e di due uomini, il Pipita non ha esitato a rincorrere l'avversario. Allegri l'ha invitato alla calma, Higuain ha replicato con gli stessi gesti. Poi al momento del cambio la mancata stretta di mano e un altro scambio di opinioni. Le sostituzioni «agitate», sono un classico nella gestione di Allegri alla Juventus. L'allenatore ha glissato sull'argomento, ma la frizione c'è stata. Nulla da ricomporre, ma meglio sgombrare il campo dai dubbi con Higuain che di questa Juventus è un leader. Basta ascoltarlo nell'analisi della partita: «Non è stata la vera Juventus nelle ultime due partite. La vera Juve è un'altra». E poi l'altra grande verità, un messaggio alla squadra: «Per fare una grande Champions devi fare un grande campionato». Con sullo sfondo il Mondiale. La voglia di andare in Russia del Pipita, può essere il grande alleato della Juventus in questa seconda parte di stagione, ecco perché meglio averlo il più sereno possibile, uno che sa come raggiungere gli obiettivi: «Nella vita bisogna essere determinati: chi non lo è non è niente, gli altri gli passano sopra».

E la Juve da sei anni è abituata a non farsi passare sopra da nessuno in campionato e non vuole certo cambiare l'abitudine, anche se il Napoli sta cercando di cambiare la tradizione. Una rivale di cui Higuain è il grande ex, alla quale due mesi fa aveva segnato l'ultimo gol prima di Verona. Si è sbloccato, forse non a caso perché si è rivisto Buffon, anche solo in panchina.

Il Pipita ha rivelato «Gigi mi aveva detto che avrei segnato. Gli elogi con l'Udinese mi hanno toccato il cuore». Ieri Gonzalo ha festeggiato i 40 anni del portiere con un «ti voglio bene». Auguri che sanciscono l'idillio tra due fenomeni.

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