LE SCOMMESSE Sulla neve i bookie non amano le donne: sono più prevedibili

L o sci alpino è nel cuore dei bookmaker, per l'alto numero di potenziali vincitori. Dopo 7 eventi, per la vittoria generale di Coppa del Mondo sono quotati infatti 14 atleti con favorito Svindal a 2,00 e primo degli italiani Innerhofer a 20,00. È poi significativo che la categoria «Altri» sia offerta a 7,50. Significa il 13,3% di possibilità per un numero infinito di atleti, fra cui anche alcuni forti. Ad esempio l'azzurro Moelgg, attualmente quinto. Traduzione: il margine del banco è enorme, addirittura non quantificabile. Perché dal lato gioco uno fuori dai 14 viene pagato sempre 7,50 mentre dal lato banco si incamerano anche i soldi di tutti quelli della categoria «Altri» diversi dall'eventuale vincitore. Discorso che si ripropone con le donne, dove la Vonn è favorita a 1,80. Sui vari mercati 14 atlete quotate, con la quota delle «Altre» doppia rispetto a quella dei colleghi: 15,00, che in termini probabilistici significa il 6,6%.

In maniera un po' grezza si può quindi dire che sia più facile e più produttivo scommettere sulle donne che sugli uomini, nelle situazioni in cui l'aspetto tecnico prevale. Nella classifica generale questo vale di sicuro di più che nelle singole gare. Conclusione: le donne (sciatrici) sono più prevedibili degli uomini.

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