
Ultime dal Principato di Monaco, alla voce football: è stato severamente vietato ai tifosi dell'Inter assistere e partecipare all'amichevole di ieri sera contro il club monegasco, vestendo magliette nerazzurre o roba simile (consentite soltanto esclusivamente quelle dei tesserati in campo), cappelli, sciarpe, fazzoletti, sventolare bandiere e cantare parole provocatorie nei confronti dei padroni di casa, poi, ad aggiungere veleno condominiale, nessun mischione con i tifosi del Monaco, dunque una zona neutra, tipo area cani, dove sostare in attesa dell'evento. Un comunicato del club ha avvertito che per motivi di sicurezza si imponevano regole rigidissime, tra una settima incomincia la Ligue 1 e Monaco, trascinata da Paul Pogba (in tribuna), aspetta Havre per la prima sfida.
La presenza dell'ex juventino, al rientro dopo i casi di doping ignorante e, assieme, consapevole, ha rappresentato l'unica curiosità però oscurata dal divieto di tifo avversario. Sono fatti così quelli di Monte Carlo, viziati e privilegiati, con il loro lusso esclusivo; una decisione simile a quella adottata dal club di football è stata presa dalla Société des Bains de Mer (SBM) che ha disposto il divieto assoluto di fotografare, filmare i personaggi che sbarcano davanti al Casinò e all'Hotel de Paris, sui social di ogni tipo è ormai virale la rassegna di auto favolose, di donne fantastiche spesso accompagnate da uomini datati di anni ma dotati di patrimonio, le immagini filmate inquadrano orologi multimilionari portati spavaldamente al polso, borse firmate, gioielli, famiglie improbabili con sette e quaranta stratosferico e, nota sguaiata, anche le mance date ai posteggiatori dell'hotel, si va dai 5 ai 200 euro, esentasse come tutto il resto, o quasi, nel principato. Ai contravventori rischio di galera e multa, l'argent prima di tutto.
Un altro mondo che infine ha provocato la reazione degli stessi interpreti, non i posteggiatori con casacca blu e cappello di repertorio, ma le coppie esuberanti forse nel timore di essere smascherate dai congiunti, parenti vicini e lontani, presi in castagna da questo fantastico Var monegasco. Non c'è alternativa, rien ne va plus, Monte Carlo vive di rendite ma impedisce ai foresti di farne uso a proprio costume.
Ripenso a quello che disse un grande premier di Francia: "Per bloccare Montecarlo è semplice, metti due pannelli di divieto di transito, uno a cap d'Ail e l'altro in direzione Mentone" (Charles De Gaulle, durante la crisi diplomatica del 1962 tra la Francia e il Principato di Monaco).