Tokyo 2020

Se pesando le medaglie l'Italia sorpassa Germania e Francia

Da 10ª a 8ª in base alle suddivisioni del Cio che catalogano le discipline secondo la popolarità

Se pesando le medaglie l'Italia sorpassa Germania e Francia

Un'Italia olimpica da record, a prescindere dall'angolazione della prospettiva. Mai tante medaglie, quaranta, suddivise in diciannove discipline. I primi nell'Unione Europea per numero di podi, decimi secondo la spietata legge del medagliere, che mette in fila le nazioni soltanto in base agli ori e non tiene conto di medie o risultati ponderati. Per offrire una panoramica ancora più completa, l'agenzia di stampa Reuters ha pubblicato il medagliere pesato, mettendo anzitutto sulla bilancia ogni singola disciplina in base alla catalogazione del Cio, che con le lettere (dalla A alla E) attribuisce un ordine gerarchico in base alla popolarità stimata. All'apice troviamo atletica, sport acquatici e ginnastica; in coda ci sono pentathlon moderno, golf e rugby mentre nel mezzo tutte le altre discipline come ciclismo e basket (categoria B), canottaggio e sollevamento pesi (C), scherma ed equitazione (D).

Da qui Reuters ha stabilito il peso specifico di ciascuna medaglia, parametrando le categorie (A da moltiplicare per 3; B per 2,5, C per 2; e così via) e associando un punteggio a ogni metallo: quattro punti all'oro, due all'argento, uno al bronzo. In questo modo si ottiene un bilanciamento effettivo in base ai traguardi raggiunti. Per esempio, per rifarsi a quanto accaduto a Tokyo, l'Italia ha ottenuto sei punti sia con l'oro nella vela di Ruggero Tita e Caterina Banti (4 per 1,5 essendo categoria D) sia con l'argento nella 4x100 stile libero di Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo (2 per 3 essendo categoria A). Così facendo e tenendo come riferimento il peso specifico di ogni medaglia (non l'importanza) è stato elaborato un medagliere che vede l'Italia scalare due posizioni rispetto a quello originario, balzando dal decimo all'ottavo posto con 180,5 punti, davanti a Germania (160) e Francia (138). Nella top ten il salto azzurro è quello più evidente, a pari merito con quello degli atleti del Comitato Olimpico russo, mentre le altre Nazioni sono rimaste nella medesima posizione o ne hanno perse due come successo a Giappone e Francia.

Scendendo più in basso, spicca il passo indietro di ben cinque posti della Norvegia, ventesima nel medagliere ufficiale con appena otto podi. Per l'Italia è la conferma ulteriore di quanto sia pesante il record ottenuto in Giappone a suon di allori, dove è vero che l'atletica (disciplina da categoria A secondo il Cio) ha sbancato con cinque ori su dieci, ma risplendono anche i cosiddetti sport minori, con l'oro della coppia Rodini-Cesarini nel canottaggio, quello di Busà nel karate e Dell'Aquila nel taekwondo. Senza dimenticare le conquiste d'argento di Samele nella sciabola, Nespoli nel tiro con l'arco o Bordignon nel sollevamento pesi. Le discipline cambiano, anche la prospettiva da cui analizzare l'Italia olimpica può essere diversa.

Non muta il risultato: il tricolore sventola più alto che mai.

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