Il modello ricorda quello spagnolo e ha l'effetto di strizzare l'occhio al mercato asiatico. Dopo la prossima stagione, la serie A sarà più che mai uno «spezzatino»: nei cinque pacchetti dei diritti tv del nuovo bando per il triennio 2018-2021 licenziato ieri dalla Lega di serie A (con l'astensione di alcuni club tra cui Juve, Napoli e Roma) - ci sono infatti otto finestre, ognuna dedicata ad almeno una delle gare del turno. Introdotti tre nuovi orari fissi per ogni giornata: sabato alle 15, domenica alle 18 e lunedì alle 20.30, orario di tutte le partite serali (il cui fischio di inizio non sarà più alle 20.45). Nel caso dei turni infrasettimanali, sarà previsto un anticipo al martedì alle 21, uno al mercoledì alle 19, mentre il giovedì si giocheranno due posticipi, alle 19 e alle 21.
L'obiettivo dei club di A è quello di raggiungere introiti da 1,4 miliardi a stagione (diritti esteri compresi), duecento milioni di euro in più rispetto agli incassi del triennio che si chiuderà con il prossimo campionato. No all'esclusività di un solo broadcaster, sarà però possibile ottenere l'esclusiva per le stesse partite comtemporaneamente su due piattaforme. E a un tifoso basterà un solo abbonamento per seguire la squadra del cuore, sia in casa che in trasferta. Il bando segue così una doppia direttrice, quella del prodotto (pacchetto D, 324 gare all'anno al costo base di 400 milioni di euro a stagione, rivolto a tutte le piattaforme esistenti in commercio), e quella per piattaforma (gli altri pacchetti, dal satellitare al digitale terrestre - base d'asta 200 milioni - passando per Internet - base 100 milioni).
Si valorizza dunque il web (Antitrust e Agcom avevano chiesto di recente un trattamento paritetico alle altre piattaforme, tanto che la Lega di A attende offerte dai colossi della rete, con Tim che si è però già tirata indietro), e si può partecipare all'asta per un pacchetto multipiattaforma con tutte le partite di 12 squadre e altri due, uno per il digitale e uno per il satellite, con le sfide delle altre otto. L'apertura delle buste è prevista per il prossimo 10 giugno, due giorni prima dell'asta per la Champions League.
Per aumentare i ricavi, c'è la necessità di vendere meglio il prodotto calcio del nostro campionato fuori confine, aspetto oggi che penalizza
la serie A rispetto ad altre realtà. Ecco perchè si punterà su Paolo Sorrentino, il regista premio Oscar per la «Grande Bellezza»: sarà lui a realizzare delle produzioni video che esaltino l'immagine del football italiano.
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