La serie A compie 90 anni e li dimostra tutti

La serie A compie 90 anni e li dimostra tutti

Grande abbuffata in un mese. C'è tutto, ma proprio tutto, il resto è a margine: il Napoli paga il conto pesante, ha chiesto di giocare le prime due giornate fuori casa, per colpa di quello stadio di San paolo da rimettere in ordine dopo le Universiadi, e dunque si ritrova prima a Firenze e poi all'Allianz della Juventus, Sarri contro il suo grande amore, mentre Conte incomincia contro il Lecce che è fetta grande delle sue origini anche se i tifosi leccesi proprio non amano l'ex, traditore (a Bari e non soltanto), poi il derby di Roma e quello di Milano, agosto e settembre carichi di grande calcio, questo dice il computer e questo eccita il popolo del football.

Solito teatrino nostrano, in diretta televisiva, solite chiacchiere tra speranze, progetti e promesse, Lotito apre alla cessione di Milinkovic ma aggiunge di non leggere i giornali e di non seguire le trasmissioni tv, Marotta smentisce voci e sussurri sul caso Icardi, dunque la responsabilità è della stampa, come prima più di prima, Nedved spiega la differenza tra Sarri e Allegri, Cellino si emoziona per l'esordio contro il suo Cagliari, Ferrero in euforia giallorossa attribuisce a Di Francesco una finale di champions league con la Roma (trattavasi di semifinale), Cairo riannuncia di avere detto undici no alle proposte decenti di mercato. Inutile scendere nei pronostici, gli organici possono essere sensibilmente modificati, dunque anche il calendario dura lo spazio di un tardo pomeriggio di Agosto.

La serie A a girone unico compie anni novanta e li dimostra, almeno nei riti e nelle cerimonie. Siamo gli ultimi alla partenza, per cattive abitudini antiche, per poi tirar fuori il consueto alibi, i nostri avversari continentali sono più avanti nella preparazione, bisogna avere pazienza e lavorare.

Una novità nell'orario di inizio delle partite serali, ritardato di un quarto d'ora, alle venti e quarantacinque, per la felicità dei ristoratori e delle famiglie a cena, non tanto per i giornali costretti a rinviare la chiusura già affannata. Venticinque giorni di altre parole, con la campagna acquisti e cessioni che occupa ed occuperà le giornate vuote di football. Il calendario, da sempre, è un gioco che appassiona tutti. Tranne chi va in campo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica