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Sheva torna in corsa con la doppia Y

Yarmolenko e Yaremchuk condannano un'orgogliosa Macedonia

Sheva torna in corsa con la doppia Y

Due su due: dopo Frank Rijkaard e Marco van Basten, Frank de Boer è il terzo ct dell'Olanda a centrare due successi consecutivi nelle prime battute di un Europeo. Evidentemente, in casa oranje, maggiori sono le controversie e i dubbi sull'allenatore in carica alla vigilia, migliore è il rendimento. Tulipani già primi nel girone con 90' di anticipo e ottavo a Budapest il 27 contro una terza ripescata (nell'altra sfida Ucraina-Macedonia 2-1, la squadra di Shevchenko e quella di Foa si giocheranno il secondo posto nella sfida diretta del 21).

Il successo dell'Olanda sull'Austria è netto, e questa volta gli arancioni riescono a mantenere la porta inviolata, anche a causa della pochezza dell'attacco avversario. Due i protagonisti: Depay e Dumfries, con quest'ultimo ormai una certezza. Nel primo tempo fa tutto, o quasi, Memphis Depay, che prima un realizza il rigore decretato dopo l'intervento del Var per un pestone di Alaba su Dumfries (una brutta ingenuità da parte della stella della selezione di Foda); quindi sfiora due volte il raddoppio, colpendo l'esterno alto della rete con una sassata dal lato destro dell'area nel primo caso, infine divorandosi a porta vuota un assist di Weghorst. L'Olanda però è tutt'altro che Depay-centrica come quella vista nella prima Nations League sotto la gestione Ronald Koeman, nonostante l'ormai prossimo attaccante del Barcellona (l'annuncio arriverà a fine Europeo per espressa richiesta della Federcalcio olandese) rimanga l'anima del reparto offensivo arancione.

Ma la regia sempre illuminata di De Jong, le sgroppate di Dumfries sulla destra e l'imprevedibilità tattica di Wijnaldum, autentico uomo ovunque nella trequarti avversaria, sono frecce importanti nell'arco di De Boer. Il copione cambia poco anche nella ripresa, con un altro gol clamoroso mancato dagli olandesi, questa volta da De Ligt sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Poi ci pensa Dumfries a tranquillizzare De Boer. Il raddoppio è tutto di marca Psv: Depay (ex del club della Philips) lancia in profondità Malen che appoggia a Dumfries un pallone solo da spingere in rete.

Per l'esterno destro si tratta del secondo gol in due partite, che a livello statistico lo accomuna a Ruud van Nistelrooy, in rete nei primi due match di Euro 2004.

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