MilanoPer la finale di coppa Italia (questa sera alle 18, diretta tv su RaiSport1) il basket italiano si affiderà alla grande esse che vuol dire speranza e nobiltà: sesta volta consecutiva per Siena detentrice del trofeo da 5 anni, prima volta per Sassari arrivata al suo cielo facendo grandinare prima su Milano e poi trovando la felicità, ma soltanto alla fine, contro la meravigliosa Reggio Emilia dei ragazzini, ma anche dello splendido White salito a 32 punti dopo la vendemmiata per buttare fuori Cantù.
Il saio della Mens Sana, depredata dalla crisi ma forte d'animo e di testa per superare 89-80 Brindisi, contro i maghetti di Romeo Sacchetti che ieri nella vittoria su Reggio Emilia (92-86) ha ritrovato, forse, il colonnello Travis Diener perso nell'estate: 26 punti, 11 su 15 al tiro, 5 assist, 29 di valutazione.
Per la squadra senese del bustocco Marco Crespi cresciuto nel cuore Olimpia un approdo insperato dopo i tanti guai nella stagione, la cessione di Hackett a lavori in corso; per quella del piemontese Sacchetti, il nostro Nureyev che esaltò le nazionali di Gamba, il salto di qualità con una squadra che fa sognare anche perché dovrebbe arrivare a rinforzarla sotto canestro il Benjamin Eze che l'anno scorso era proprio a Siena.
Nella prima semifinale Siena ha dominato Brindisi fino a 3' dalla fine, anche +17, ma sul più bello il trentesimo punto di Dyson aveva riportato i campioni d'inverno ad 1 punto, ma ci ha pensato l'Haynes esiliato da Milano per comperare Hackett a non vanificare la grande partita dei rimbalzisti (43-24) Ortner, Ress e Nelson, un trio solido, punti, recuperi, assist.
Più inebriante la seconda semifinale dove il quartetto nato dopo il'90 Cervi, Mussini, Pini, la vera sorpresa, e l'estone Sitins ha fatto da spalla al grande White, all'immenso Kaukenas, 19 punti per il trentasettenne alla seconda partita in 24 ore, ha fatto soffrire Sassari.
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