La Signora di Cristiano è tornata inna... Morata

Lo spagnolo entra e al primo pallone toccato fa gol. Chiesa e CR7 (a quota 20) per il tris. Pirlo respira

La Signora di Cristiano è tornata inna... Morata

Alvaro Morata non segnava in campionato dal 19 dicembre: da allora, prima di ieri sera, due reti in Coppa Italia e una in Supercoppa, in pieno recupero. In compenso, tanti problemi fisici, il morale ammaccato e Ronaldo tutto solo soletto a reggere il peso dell'attacco bianconero. Recuperato per la panchina in extremis, Pirlo lo ha poi buttato in campo dopo un quarto d'ora della ripresa, quasi per disperazione, in compagnia di Bernardeschi: lo Spezia non mostrava grandi segnali di cedimento e a quel punto servivano munizioni nuove. Risultato: meno di un minuto e i due confezionavano l'azione che avrebbe indirizzato la gara. Cross dell'azzurro, tocco sotto porta dello spagnolo e liguri all'angolo. Di lì a poco sarebbe arrivato anche il gol di Chiesa e, insomma, la Juve faceva quello che doveva arrotondando ancora nel finale con Ronaldo prima che Szczensy parasse un rigore a Galabinov: altro brodino casalingo come quello preso contro il Crotone, aspettando di mostrarsi davvero grande contro le grandi.

Sulla carta, al di là delle assenze tra i bianconeri, non avrebbe dovuto esserci partita. Ancora più che a Verona, ovviamente. E pure perché Italiano sceglieva di operare un turnover piuttosto massiccio, dando per esempio il comando delle operazioni in mezzo al campo al piccolo brasiliano Leo Sena, prima di ieri impiegato per soli 174' in campionato. Invece la Juve, che nel riscaldamento aveva dovuto rinunciare anche a De Ligt (pare per problemi a un tendine, anche se Paratici avrebbe poi detto a Sky che l'olandese «aveva preso una botta sabato e abbiamo preferito preservarlo»), sceglieva di cominciare ai due all'ora. Lo Spezia non si faceva pregare, pungendo soprattutto con Marchizza: Chiesa era invece il più pericoloso tra i campioni d'Italia, si vedeva annullare un gol per fuorigioco (netto) e, strada facendo, costruiva sulla destra una serie di combinazioni interessanti con Kulusevski. Tutta lì, la Juve: a sinistra Frabotta (schierato dopo il forfait di De Ligt) non combinava nulla e, anzi, rischiava un rosso diretto su Vignali, mentre la famigerata coppia Bentancur-Rabiot trotterellava amabilmente. Quanto a Ronaldo, saltava fuori quasi dal nulla appena prima di metà gara: il palo però gli diceva di no ed era comunque sua la miglior occasione del primo tempo.
Lo Spezia terminava un po' in affanno la prima parte di gara, ma la stranezza della partita era tutta nel dato del possesso palla: 50,7% per la Signora, 49,3 per i liguri.

Per nulla intimoriti, con idee di gioco chiare e apprezzabili e un tridente vero con Farias e Gyasi a dare una mano a N'Zola. Visto che nulla cambiava nemmeno nei primi minuti della ripresa, Pirlo optava quindi per il doppio cambio già citato: Morata e Bernardeschi per McKennie e Frabotta, Juve subito in vantaggio e tre punti in ghiaccio con un tris.

Che sia vera gloria, sarà tutto da vedere. Fin da sabato, quando allo Stadium arriverà la Lazio: fresca per non avere giocato ieri contro il Toro e bisognosa di rilanciarsi nella corsa al quarto posto. Juve avvisata, con quel che ne segue.

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