Washington, due membri dell'ambasciata israeliana uccisi al Museo Ebraico: "Terrorismo antisemita"

La polizia ha fermato una persona sospetta: "Terrorismo antisemita". Trump: "Questi omicidi antisemiti devono finire, ora!"

Washington, due membri dell'ambasciata israeliana uccisi al Museo Ebraico: "Terrorismo antisemita"
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Terrore a Washington. Due dipendenti dell'ambasciata israeliana negli Stati Uniti sono stati uccisi nella tarda serata di ieri (ora locale) di fronte al museo ebraico di Washington da un uomo armato che ha urlato "Palestina libera". L'uomo, che dopo aver aperto il fuoco era entrato nel Capital Jewish Museum, è stato arrestato. "Riteniamo che ad aprire il fuoco sia stato un unico sospetto che è ora in arresto", ha dichiarato la capa della polizia di Washington, Pamela Smith, parlando alla stampa. Immediata la reazione del Presidente Trump: "Queste orribili uccisioni a DC, basate ovviamente sull'antisemitismo, devono finire, ora. L'odio e il radicalismo non hanno spazio negli Stati Uniti", ha scritto.

Danny Danon, ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite, ha dichiarato su X che al museo si stava svolgendo un evento e che la sparatoria mortale è stata un "atto depravato di terrorismo antisemita". E poi ha aggiunto: "Fare dal male alla comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa. Siamo fiduciosi che le autorità statunitensi intraprenderanno azioni forti contro il responsabile di questo atto criminale. Israele continuerà ad agire con determinazione per proteggere i propri cittadini e rappresentanti, ovunque nel mondo".

"Sono sconvolto dalle scene di Washington DC. Questo è un atto spregevole di odio, di antisemitismo, che ha causato la morte di due giovani dipendenti dell'ambasciata israeliana": così il presidente israeliano Isaac Herzog su X. "I nostri cuori sono con i cari delle vittime e le nostre preghiere immediate sono rivolte ai feriti. Invio il mio pieno sostegno all'Ambasciatore e a tutto il personale dell'ambasciata. Siamo al fianco della comunità ebraica a Washington DC e in tutti gli Stati Uniti - prosegue -. America e Israele saranno uniti in difesa del nostro popolo e dei nostri valori comuni. Il terrore e l'odio non ci spezzeranno".

L'uomo finito in manette è Elias Rodriguez, di Chicago. L'ufficio di Washington dell'Fbi ha dichiarato che "non c'è alcuna minaccia in corso per la sicurezza pubblica".

Il presidente degli Usa ha scritto: "Questi orribili omicidi, basati ovviamente sull'antisemitismo, devono finire, ORA!. Odio e radicalismo non hanno posto negli Stati Uniti. Condoglianze alle famiglie delle vittime. È così triste che cose del genere possano ancora succedere. Che Dio vi benedica tutti!".

"Condanniamo con la massima fermezza l'omicidio di due membri dell'ambasciata israeliana a Washington.

Le nostre preghiere sono con i loro cari", ha dichiarato su X il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio. "Si è trattato di un atto sfacciato di violenza vile e antisemita. Non ci siano dubbi: rintracceremo i responsabili e li assicureremo alla giustizia".

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