Signora schiaccia Sassuolo. E non solo

Sette reti agli emiliani e prima tripletta bianconera di Higuain: "Ora voglio 5 mesi al top"

Signora schiaccia Sassuolo. E non solo

Torino - Poco più di un'amichevole. O anche meno. Perché quanto andato in scena ieri all'Allianz Stadium non è stato certo un incontro di serie A. Intendiamoci: contro il Sassuolo la Juventus ha fatto quello che doveva, mettendo in campo tutta la propria forza fisica e buona parte delle virtù tecniche di cui dispone. Gli ospiti però sono parsi semplicemente e drammaticamente una squadra di categoria inferiore, del tutto assenti dal punto di vista mentale: vero che la squadra di Iachini si era presentata a Torino con il secondo peggior attacco della serie A (solo il Benevento aveva segnato di meno), vero però anche che un minimo di orgoglio e dignità i neroverdi avrebbero potuto metterceli. Invece, nulla di che: 7-0 sul groppone, quinta sconfitta su cinque match disputati allo Stadium, quattordici gol presi e uno solo realizzato, testa sotto la sabbia e via verso casa. Buon per la Signora, che ha segnato subito con Alex Sandro e che prima della mezzora aveva già visto esultare due volte Khedira, autore di una doppietta dopo il gol segnato nel turno precedente a Verona contro il Chievo: il poker prima di metà gara lo serviva Pjanic e, appunto, gli spettatori a quel punto avrebbero anche potuto prendere la via di casa.

Se Allegri insomma temeva qualche trabocchetto, ha tirato in fretta un sospiro di sollievo. Gli unici crucci gli sono stati quindi portati da qualche intoppo fisico: e se Barzagli, Rugani e Khedira non preoccupano, la probabile assenza di Matuidi in vista della Champions - martedì 13, in casa contro il Tottenham non può lasciare indifferenti pur se ieri Marchisio è sembrato in discreta condizione. Volendo annullare i rischi il più possibile, Allegri ha preferito non chiedere sforzi inutili a nessuno esaurendo già a metà gara le tre sostituzioni. In totale surplace, la Juve si è quindi goduta il resto della giornata festeggiando la tripletta (la prima in bianconero, dopo dieci doppiette) di un Higuain giunto a 49 reti in 87 presenze (cinque negli ultimi otto giorni), atleticamente al top e ansioso di diventare tra un paio di mesi il papà di Alma, il cui nome ha già fatto incidere sugli scarpini da gioco. «Prima o poi la tripletta doveva arrivare - ha commentato alla fine l'argentino -. Io sono felice e tranquillo. Quando si lavora bene, i risultati ne sono una conseguenza. Adesso sarà importante vivere cinque mesi al top. Un messaggio al Napoli? No: vincere lo scudetto dipenderà soltanto da noi».

Grazie anche alla pochezza altrui, Buffon ha peraltro vissuto un paio d'ore di assoluta tranquillità: la porta bianconera è stata violata una sola volta nelle ultime quindici partite ed è pure per questo motivo che Allegri può immaginare una seconda parte di stagione all'altezza delle aspettative.

Certo, fin da venerdì a Firenze gli avversari avranno un'altra consistenza: una scorpacciata di reti e buonumore come quella di ieri però serve sempre. «Non esaltiamoci troppo così Allegri -. Godiamoci la goleada, ma mettiamola anche via in fretta». Di Sassuolo, in effetti, ce n'è uno soltanto.

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