Torino. Poco più di un anno fa, il crac. Stadio Olimpico di Roma, Juventus impegnata contro i giallorossi. Nove gennaio, per l'esattezza: un contrasto con Smalling, l'infortunio. Grave. Gravissimo: legamento crociato del ginocchio sinistro ko, tanti saluti al campionato, appuntamento a dopo l'estate. Federico Chiesa sognava altro, nell'anno che sta per chiudersi e che lo ha visto sul terreno di gioco per una manciata di minuti: nell'attuale stagione, appena 62. Quarantacinque in campionato (contro l'Inter e la Lazio, nella prima metà di novembre) e 17 in Champions (avversario il Psg). In mezzo, qualche altro intoppo muscolare. Inatteso, ma non così imprevedibile. A un certo punto, a metà settembre, pareva anche che l'ex viola dovesse tornare sotto i ferri: fortunatamente non si è arrivato a tanto, ma la marcia di avvicinamento al pieno recupero è stata rallentata. Non una volta soltanto, dal momento che anche prima di Natale l'esterno bianconero ha dovuto fermarsi. Il desiderio di rispettare tutte le tabelle di marcia e magari di accorciare i tempi non è mai mancato, ma finora la realtà ha raccomandato prudenza, prudenza e ancora prudenza. Né Allegri ha mai illuso nessuno: «Lo rivedremo al top con l'anno nuovo», aveva detto nel corso dell'estate.
Adesso, il momento è arrivato. E Chiesa non vede l'ora di riprendersi la Juve anche dal primo minuto per trascinarla da par suo: come aveva fatto nel 2020/21, quando il suo bilancio aveva recitato 8 reti e altrettanti assist nelle trenta presenze raccolte in serie A. E, pur se è difficile immaginarlo subito al massimo, il popolo juventino non vede l'ora di rivederlo sgasare sulla fascia. L'obiettivo diventa ora affinare la condizione, testandosi oggi nell'amichevole contro la Standard Liegi (ore 14,30, Sky) e poi nei due match di campionato contro Cremonese e Udinese: il 13 gennaio, quando la Signora renderà visita al Napoli, il figlio di Enrico vorrebbe invece rispondere «presente» fin dal primo minuto. Per farcela, era già al lavoro alla Continassa il 26 dicembre, quando i suoi compagni erano in vacanza: conferma di quanto sia alta la sua voglia di calcio e di quanto intenda aiutare la Juve il prima possibile.
Nessuno peraltro ne ha mai messo in dubbio l'impegno. Cosa che invece sta accadendo per altri suoi compagni, da Pogba a Di Maria e Paredes: il francese (zero minuti finora) è stato per esempio bersagliato da alcuni commenti social poco simpatici dopo essersi fatto immortalare sulle nevi svizzere, al punto che ieri lo stesso Polpo ha ironicamente e polemicamente postato un video mentre mimava i movimenti da fermo sulla neve, senza sci né bastoncini.
Quanto ai due argentini campioni del mondo, si rivedranno a Torino soltanto il 2 gennaio e non saranno disponibili alla ripresa del campionato: Mbappé e Varane, tanto per dire, hanno già giocato in Ligue 1, Dybala è rientrato ieri a Roma e Lautaro Martinez arriverà oggi. I mal di pancia insomma non mancano, pure perché accompagnati dai dubbi sulle condizioni fisiche di Vlahovic (pubalgia), Cuadrado (ginocchio) e Bonucci (adduttore).
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