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Sinner è un rullo, Medvedev asfaltato

Jannik domina 6-1 6-2 in poco più di un'ora e va in finale. In caso di vittoria sarà n° 2

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Jannik Sinner contro Daniil Medvedev, atto XI. Sul cemento del Masters1000 di Miami è andato in scena il nuovo incrocio, valido per le semifinali, tra il 22enne altoatesino (n.3 del mondo) e il russo (n.4 del ranking), vincitore di questo torneo l'anno scorso e «carnefice» di Jannik proprio nell'atto conclusivo. Un'affermazione che era stata l'ultima di una serie di 6 in cui Sinner aveva in Medvedev un vero e proprio tabù. Cambiamento di spartito però dall'autunno 2023, con le vittorie dell'italiano a Pechino, Vienna e nelle semifinali del Master di fine anno a Torino. E poi, all'inizio del 2024, la Finale degli Australian Open, con uno storico successo per il classe 2001 del Bel Paese in 5 set, partendo da uno svantaggio di due parziali. È da quel confronto a Melbourne da cui si è ripartiti e la curiosità era la seguente: il moscovita adotterà la medesima strategia dei primi due set australiani, all'insegna della super aggressività? Nel primo set il ragazzo di Sesto Pusteria ha neutralizzato i piani tattici del suo avversario, con un perentorio 6-1 in poco più di 30'. Nel secondo parziale stacco dai blocchi micidiali di Sinner, che con un rovescio lungolinea ha colpito la riga e conquistato il break in apertura. Russo colpito anche nell'orgoglio da un Jannik in grande spolvero, con il secondo break del quinto game.

Una lezione di tennis quella impartita dal giocatore italiano suggellata dal 6-2 della seconda frazione. È arrivata quindi la 21ma affermazione su 22 match in questo 2024 e domenica si darà l'assalto al titolo con il n.2 del ranking in palio (terza Finale a Miami). Sguardi interessati alla sfida anche quelli di Novak Djokovic in preparazione per la stagione sulla terra rossa. Nole, come è noto, ha comunicato l'interruzione del rapporto con il coach Goran Ivanisevic e non ha dato conferma rispetto al nuovo tecnico che lo seguirà, non escludendo l'eventualità di poterne fare a meno. Filtrano i motivi della rottura e si parla di un litigio a Indian Wells.

Possibile, conoscendo le personalità forti di Djokovic e Ivanisevic.

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