Sinner si risparmia ma sistema Cerundolo. Cresce la voglia di riprendersi il n°1

Jannik batte l'argentino 7-6, 6-1 ed è ai quarti: "Però mi ero complicato la vita"

Sinner si risparmia ma sistema Cerundolo. Cresce la voglia di riprendersi il n°1
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Tra un sospiro e una smorfia. Una partita "sporca" quella sul campo centrale della Defense Arena di Parigi. Negli ottavi di finale del Masters1000 della capitale francese, Jannik Sinner era chiamato ieri a dare un seguito al proprio progetto "ritorno al n.1 del mondo".

Dall'altra parte della rete un tennista da sempre rognoso per lui, l'argentino Francisco Cerundolo. Un match fatto di tanti errori da una parte e dall'altra per una combinazione campo lento-palline tanto gonfie da creare non pochi disagi a entrambi i contendenti.

Jannik sofferente alla coscia sinistra e non mobile come nei tempi migliori, facendo fatica soprattutto a scivolare come suo solito dal lato del rovescio. Difficoltà fisiche, da associare a quelle del contesto, al cospetto di un Cerundolo a corrente alternata. Scambi di break e contro-break che sono stati la cartina di tornasole della prima frazione, vinta 7-5 dall'azzurro sul filo di lana. Nel secondo set Jannik ha cercato di fare necessità virtù, volendo accorciare gli scambi per non consumare troppe energie. Il break iniziale gli ha dato supporto in questa strategia. Al resto ha pensato l'argentino davvero troppo falloso, come certificato dal 6-1 della seconda frazione. Per lui 50 vittorie in stagione, la 23ma consecutiva indoor.

"Sono stato due volte avanti nel primo set ma non sono riuscito a convertire e non mi sono messo in una posizione semplice. Sono comunque molto contento per come ho concluso il match, è stata un'ottima partita. E questo mi dà fiducia per continuare bene domani, vedremo cosa succederà. Spero di recuperare fisicamente che è la priorità", ha dichiarato. Oggi alle 19.00 ci sarà da affrontare Ben Shelton.

Niente da fare per Lorenzo Sonego, sconfitto da Daniil Medvedev (3-6 7-6 6-4), mentre prosegue la favola del monegasco Vascherot, a segno contro il britannico Norrie. Sul cemento indoor di Riad (Arabia Saudita), invece, Jasmine Paolini si sta preparando per concludere nel migliore dei modi la sua stagione nelle WTA Finals. Una presenza che la toscana ha ottenuto grazie agli ottimi risultati in territorio asiatico, finendo però al centro di un caso particolare. L'azzurra ha avuto accesso a questo evento, essendo l'ottava della Race (classifica di rendimento 2025) e quindi l'ultima nell'ordine in graduatoria a staccare il biglietto, a discapito della russa Mirra Andreeva, con un margine di appena 6 punti. Il caso si è creato per un'interpretazione del regolamento.

Attualmente, tutte le top-player, come Paolini, devono competere in almeno 6 tornei WTA500. Jasmine ha risposto presente a 5, e grazie alla partecipazione in eventi promozionali nel torneo di Adelaide, il sesto, dichiarando poi il forfait per problemi fisici, ha evitando lo zero (penalità).

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