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La sorpresa nerazzurra: Inzaghi è meglio di Conte

Lo dicono i numeri. Tre punti in più, meno gol subiti e più reti fatte rispetto alla passata stagione

La sorpresa nerazzurra: Inzaghi è meglio di Conte

A rigor di numeri l'Inter di Inzaghi è più forte di quella di Conte. I numeri non sono tutto, ma qualcosa dicono. Per esempio che la odierna difesa, benché sia rimasta indenne solo con il Genoa, ha subito meno gol di quella contiana (5 oggi, 8 l'anno passato): stessi uomini ma diversa interpretazione e forse un uso migliore di Skriniar. Poi c'è l'attacco che sta deludendo gli inconsolabili di Lukaku. Le reti sono arrivate a raffica (18) e con bella varietà di marcatori: sono 11 con Dzeko a tirare il gruppo(4). Appunto Dzeko, che ha mostrato al popolo nerazzurro quanto il calcio non sia solo prepotenza fisica e contropiede. L'anno scorso la coppia Lukaku (5)- Lautaro (3) aveva contribuito in modo consistente alle 13 reti nerazzurre.

Dunque, cosa appare da questa Inter? Gioco più facile al gol, ma non dimentichiamo che l'anno passato la Nerazzurra ha raggiunto record di reti(108 nel 2020). Per tutti testa più libera nel proporsi e nel provare la conclusione. Fra l'altro l'Inter sta sfruttando i numerosi colpitori di testa ed i gol arrivano innescati da piedi altrettanto facili al cross (Brozovic, Calhanoglu, Di Marco, Dumfries su tutti). Quest'anno il conto dice che la squadra ha vinto 4 partite e pareggiata una, l'anno passato c'era anche una sconfitta. Alla quinta giornata l'Inter incontrò il Genoa in trasferta, vincendo 2-0 con gol di Lukaku e D'Ambrosio. Ovvero con la stessa casuale, ma curiosa, coppia di ruolo di stavolta a Firenze: Dzeko centravanti e Darmian terzino o esterno. Solo coincidenze, ma questi 13 punti nerazzurri (contro i 10 dell'anno scorso) hanno più sapore, forse il tempo non è passato invano. Alcuni giocatori (leggi Barella) hanno preso più corpo e sostanza, stanno per salire fra i top. A quel tempo Eriksen era ancora un pendolare dell'esserci o non esserci nei disegni del tecnico. Oggi c'è l'ondivago Calhanoglu. Inzaghi è molto più bravo nello sfruttare subito le qualità dei suoi giocatori. Si era visto alla Lazio, lo sta dimostrando a Milano. E l'interessato sostiene che Questo è un gruppo vincente. Anche convincente.

Se son numeri fioriranno.

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