Sotto l'acqua Alonso sbaglia e spera

Non per grazia, ma per pioggia ricevuta. E così la Ferrari si affaccia dopo 14 gare in seconda fila. In una stagione di vacche magre varrebbe a dire che siamo tutti felici e bagnati e invece no. Perché a dimostrazione che quest'anno le vacche sono tanto tanto magre, a non funzionare sono spesso auto e pilota assieme. Stendendo un velo festoso e purtroppo pietoso su Massa (9°) di cui diciamo e pensiamo un gran bene ma è evidente che fin qui ha affrontato il Gp di casa come l'ultimo giorno di scuola, a mancare in qualifica è paradossalmente stato Alonso. Andato bene, ma che poteva andare meglio. Lo ammetterà anche lui dicendo «l'errore nel Q3 alla curva quattro mi è costato 6, 7 decimi. Non sarei riuscito a sopravanzare Vettel ma Rosberg sì... Però con la pioggia ci saranno opportunità per la gara».
Fatto sta, fin qui, nell'ultimo week end della stagione, si sono viste le solite cose: cioè libere e qualifiche condizionate dalle gomme, stavolta in versione umida. Pochi treni da bagnato, per regolamento, qui non c'entra la Pirelli, e team tutti avari nel farsi vedere in pista. Nelle libere 3 le due Ferrari praticamente non hanno girato pur di conservare polimeri in chiave gara, attesa umida. Il pubblico brasilero avrà gradito lo show offerto. Tanto più che il Q3 è stato poi ritardato di 45 minuti per pista impraticabile. Nel mentre, ai microfoni di Sky, Bernie Ecclestone, gran capo del baraccone mondiale, a domanda risponde. Gli chiedono: quella del 2014 con i motori turbo sarà una grande rivoluzione? E lui: «È semplicemente e soltanto un cambiamento di motori. Un'idea stupida perché costa molti soldi e non ci guadagniamo nulla. Un'idea davvero sciocca. Spero di sbagliare...». L'idea stupida e sciocca - Jean Todt, presidente Fia, sentitamente ringrazia perché l'ha fortemente sponsorizzata - sarebbe quella di ridare ai motori, nello sport principe dei motori, un briciolo di centralità nella sfida tecnico-agonistica.


Vabbè, questo è lo stato dell'arte nel Circus, dove chi lo gestisce, per show, intende altro. Facciamocene una ragione mentre aggiorniamo il pallottoliere: pole numero 9 di Vettel, la 11 dell'anno per la Red Bull, la 45 in carriera del ragazzo. Che spettacolo!

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