Riavvolgere il nastro di sette mesi, please. Quando Marotta, spaziando di qua e di là, aveva spiegato, a proposito della possibilità che Cristiano Ronaldo potesse vestire la maglia della Juventus, che «i sogni non costano niente. Diverso però è comprarlo. Costa. L'aggettivo più giusto credo sia suggestivo: è impossibile però concludere un'operazione come questa. Tutti vorrebbero averlo, ma poi bisogna confrontarsi con la realtà». Un'abitudine quella di non fare il passo più lungo della gamba che è propria della Signora: raramente si esagera e, quando lo si fa, succede calcolando tutti i rischi possibili e immaginabili. L'ultima volta ha riguardato Higuain, con la sua clausola da 90 e rotti milioni pagata al Napoli: pochi avrebbero scommesso che i bianconeri si sarebbero spinti così in là, invece lo fecero anche perché quella era l'estate in cui Pogba avrebbe preso la strada di Manchester sponda United.
Stavolta, chissà. Quel che pare certo è che Marotta stia puntando parecchio in alto. Nel senso che un acquisto di spessore, nel corso di un'estate ancora parecchio lunga, arriverà. Fino a pochi giorni fa si pensava che il candidato numero uno fosse Milinkovic-Savic, serbo che rimane certamente tra gli obiettivi nonostante il catenaccio di Lotito e della Lazio. Poi, però, ha cominciato a farsi largo la voce legata al 33enne CR7, supportata soprattutto dalla stampa spagnola e parzialmente anche da quella lusitana. Fino a quando il Portogallo è stato protagonista ai Mondiali, l'argomento è rimasto sotto traccia: finita l'avventura iridata, le voci hanno preso vigore. In maniera sempre più circostanziata e per certi versi realistica. Fino a ieri, quando sia Marca che A Bola consideravano la trattativa in stato avanzato. Poi, nel corso della giornata, altri passi avanti sul piano della «suggestione»: Sexta Tv ha dato l'affare per fatto, col Real pronto ad accettare la presunta offerta di cento milioni fatta dai bianconeri. Dalle cui segrete stanze per il momento nulla trapela. Anzi, se proprio bisogna dirla tutta, la sensazione è che da quelle parti siano quasi infastiditi da tutto questo clamore: che sia semplice riservatezza o totale disinteresse rispetto a quella che sarebbe la trattativa del secolo lo scopriremo solo vivendo. Calma e sangue freddo, allora. Dando comunque anche per scontato che nei giorni scorsi una chiacchierata tra Marotta e Jorge Mendes agente dell'attaccante ci sia effettivamente stata: Mendes è stato l'uomo che ha reso possibile l'arrivo a Torino di Cancelo, dal Valencia, ed è da sempre il primo artefice della ricchezza dell'azienda CR7. Perché il buon Cristiano mica si limita (per adesso) a guadagnare 24.4 milioni netti a stagione: ce ne sono altri 44 di pubblicità e sponsorizzazioni, più un accordo a vita con Nike da altri trenta l'anno, primo calciatore ad avere ottenuto un accordo del genere equiparandosi così a due leggende del basket come Michael Jordan e LeBron James.
Va da sé che, se mai il Real e la Juve trovassero un accordo, la Juve avrebbe bisogno di un'operazione fantasia per pagargli un quadriennale non inferiore ai 35 milioni a stagione. Ed è questo un altro motivo che rende l'operazione difficile da concretizzare: il top degli emolumenti è per adesso rappresentato dai 7.5 di Higuain e il salto pare eccessivo.
È certamente più facile che a quelle cifre si spingano United e Psg, ma è pur vero che dove c'è tanto fumo rischia di esserci anche un po' di arrosto: non resta che attendere. Mal che vada, i tifosi bianconeri avranno sognato per qualche giorno di poter chiedere a Cuadrado di lasciare la maglia numero 7 a uno dei giocatori più forti di tutti i tempi.
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