Dalla guerra fredda al tavolo della pace. L'Inter si sdoppia tra Milano e Francoforte dove stasera gioca l'andata degli ottavi di Europa League. Invece all'ombra della Madonnina ieri è andata in scena l'ennesima puntata della telenovela Mauro Icardi, che racconta di qualcosa che assomiglia molto a una svolta o comunque propedeutico a una soluzione. Ieri mattina si sono incontrati l'ad Marotta con Wanda Nara, l'ex capitano e l'avvocato Paolo Nicoletti, che ha lavorato per la Lega Calcio e seguito l'affare Ronaldo per Massimo Moratti. E qui si spiega l'entrata in scena del legale. Quando Marotta ha fissato l'incontro con la moglie-agente dell'ex capitano le avrebbe anche chiesto di portare qualcuno di fiducia. A quel punto Wanda Nara ha chiesto aiuto a Moratti che le avrebbe appunto suggerito Nicoletti.
È solo l'antefatto di un incontro che ha riguardato il presente e non il passato, in cui i partecipanti si sono trovati d'accordo sul fatto di cercare una soluzione per il «bene dell'Inter». Sul fronte societario filtra soddisfazione, nell'entourage del giocatore c'è fiducia che ci siano le persone giuste per risolverla. Per capire se sia risolutorio basterà aspettare qualche ora: è possibile infatti che Icardi già da domani torni ad allenarsi con la squadra. Scatterebbe così l'operazione per il derby.
E a questo proposito nei giorni scorsi, martedì Icardi si era fermato a pranzare alla Pinetina, ci sarebbe stato già un incontro con una delegazione della squadra guidata dal nuovo capitano Handanovic e da Perisic. Il confronto potrebbe aver generato una tregua. Da qui l'accelerata innescata anche dall'infortunio di Nainggolan, stavolta si tratta del polpaccio sinistro, che priverà la squadra di un altro giocatore di primo piano, almeno fino a dopo la sosta. A quel punto dopo i contatti dei giorni scorsi, le parti hanno deciso di rompere gli indugi. Al centro della discussione non c'è stata la fascia di capitano, anche perché da questo punto di vista la società è irremovibile dalla sua scelta di degradare l'argentino. Si è parlato del presente e qui le necessità convergono: l'Inter ha bisogno di Icardi nella corsa Champions, viceversa Icardi ha bisogno di giocare nell'Inter, pensando anche al mercato e alla Nazionale. Il futuro può aspettare, anche se la linea della società resta quella di considerare un'eventuale cessione solo all'estero a meno che lo scambio con Dybala diventi più di un'idea-provocazione. Comunque di quello si parlerà con Steven Zhang quando rientrerà dalla Cina: anche il rinnovo non sarebbe stato oggetto del confronto di ieri mattina. Per farlo nelle migliori condizioni possibili, e non nelle scomode vesti di ammutinato, a Icardi serve rientrare in squadra. A questo punto all'Inter si inizia a parlare di speranza di rivedere in campo il numero nove.
Così con il cerino accesso in mano resta Luciano Spalletti, al quale solamente lunedì lo stesso argentino aveva ribadito di avere dolore al ginocchio e di non essere pronto a rientrare in squadra. L'allenatore sull'argomento ieri si è scansato con la scusa della sfida di questa sera con l'Eintracht Francoforte: «Ho saputo poco fa di questo incontro ma non ho avuto tempo per informarmi bene. Io sono concentrato solo su questa partita, non c'è spazio per pensare ad altro. Questa per noi è una sfida importantissima».
Spalletti non ha risposto sulla speranza di riavere Icardi a disposizione, mentre sull'infortunio di Nainggolan non ha fatto drammi: «In campo ci va sempre l'Inter. Il dispiacere è per quelli che non sono in lista, non per gli infortunati».
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