Il presidente di Sport e Salute, Rocco Sabelli, si è dimesso. Il manager lo ha comunicato nel pomeriggio con una lettera al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri garantendo completa "disponibilità a supportare l'ordinato e migliore avvicendamento della responsabilità e della gestione".
"Le significative modifiche alla governance di Sport e Salute proposte con l'art. 29 dello schema di decreto legge recante 'Disposizioni organizzative urgenti e proroghe di termini previsti da disposizioni legislative in scadenza' prefigurano il venire meno di uno dei presupposti fondamentali che mi avevano indotto a offrire al Governo la mia disponibilità a guidare la Società, chiamata dalla legge 145/2018 a implementare la Riforma dello sport italiano, cui la stessa legge ambisce", si legge nella lettera con la quale Rocco Sabelli ha rassegnato le sue dimissioni.
Come riportano le agenzie, il riferimento è alla "visione diversa della Riforma da quella originariamente prospettata" e alla convinzione che le modifiche alla governance proposte "siano scaturite anche da una sintonia con l'attuale Ministro Vincenzo Spadafora mai nata e, credo, difficilmente possibile in futuro per evidenti e sperimentate diversità di cultura, linguaggio e metodi".
Oltre a rapporto con Spadafora, a contribuire alle dimissioni di Sabelli sarebbe anche un ridimensionamento del suo ruolo. Come riporta la Gazzetta, il ministro prima ha tolto a Sport e Salute il timone delle scelte per l'utilizzo del fondo Sport e Periferie, quindi ha cominciato a disegnare la mappa della nuova governance con un nuovo sistema di pesi e contrappesi
Nato ad Agnone, provincia di Isernia, il 12 agosto 1954, ex direttore generale di Telecom e in passato anche amministratore delegato di Piaggio e Alitalia, Rocco Sabelli era stato nominato nello scorso aprile come presidente e ad di Sport e Salute, la nuova società chiamata a prendere il posto della Coni Servizi.
Dimissioni che non sembrano stupire gli addetti ai lavori. "Non sono sorpreso in quanto l'eventuale spacchettamento della società Sport e Salute avrebbe modificato il ruolo per il quale Sabelli è stato chiamato", ha dichiarato all'Adnkronos Paolo Barelli, presidente della Federazione Italiana Nuoto (Fin). "I segnali non erano certamente quelli di un rapporto sereno, col governo e anche con il Coni. Sabelli è sicuramente una persona estremamente determinata e poco incline a mediazioni, non mi stupisce che abbia preso una decisione così drastica", ha commentato Peppe Abbagnale, presidente della Federcanottaggio.
La prima reazione del mondo politico è stata quella del deputato FdI, Fabio Rampelli. "Le dimissioni di Sabelli costituiscono un elemento importante che favorisce l'accelerazione dello smantellamento di Sport e Salute. Proprio oggi in commissione Bilancio ho presentato un emendamento per la sua soppressione in quanto struttura fortemente divisiva del mondo dello sport che ha bisogno di unità e rappresentatività - ha affermato il vicepresidente della Camera dei deputati -.
Ci auguriamo che queste dimissioni possano favorire il ritorno alla centralità del Coni nella prospettiva di valorizzare tutto il mondo dello sport agonistico e dilettantistico, nelle sue discipline maggiori come in quelle minori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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