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Tanta paura, ma la Roma si regala il derby

Un ottimo Cesena piegato solo al 97' da un rigore dubbio trasformato da Totti

Tanta paura, ma la Roma si regala il derby

Roma - È un rigore di Totti, che l'arbitro Maresca concede quando tutti ormai si stavano preparando ai supplementari, a trascinare la Roma dove tutti avevano pronosticato e dove per 96 lunghissimi minuti hanno dubitato che arrivasse: il 1° marzo (con la prefettura che da tempo ha posto il veto ai derby in notturna chiamata a risolvere questo ulteriore rebus di calendario) l'andata della seconda semifinale di Coppa Italia sarà Lazio-Roma, a distanza di quasi 4 anni dalla finale del 2013.

Spalletti, dopo aver dato uno sguardo al calendario di febbraio, ha provato a lasciare fuori qualche pezzo da novanta e ha rilanciato Totti a 55 giorni di distanza dalla sua ultima da titolare. Dentro pure Paredes, dopo le voci di mercato degli ultimi giorni, out il neoacquisto Grenier (ritardo nel transfer internazionale) e Gerson che ha ricominciato a scaldare la panchina. Roma da schiaffi per tutto il primo tempo in cui, dopo una mezza occasione di El Shaarawy in avvio, domina il Cesena: un palo esterno di Kone e due paratone di Alisson su Rodriguez tirano fuori ai 26mila fedelissimi del mercoledì sera sonori fischi all'intervallo.

Dopo essere stato costretto a buttare dentro Dzeko al 21' (noie muscolari per Perotti) il tecnico romanista ridisegna ulteriormente la squadra prima di iniziare la ripresa: dentro Nainggolan per Juan Jesus, difesa a 4 e approccio finalmente più deciso. Dopo tre occasioni mancate dal bosniaco è proprio una combinazione verticale tra i due, al minuto 68, a stappare la partita: assist del «Ninja» e nuovo timbro stagionale di Dzeko. Pare fatta, ma un pasticcio Alisson-Manolas regala a Garritano la palla dell'1-1 a porta vuota e il fantasma dello Spezia inizia a materializzarsi.

Sarà solo un fischio galeotto a tempo scaduto, per un contatto veniale tra Agliardi e Strootman, a scacciare la paura, ma il Cesena non meritava davvero di perdere così.

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