MilanoIn attesa di risultati, almeno il tesoretto economico. Piangono i conti della Federcalcio, soprattutto dopo i tagli del Coni, ed ecco l'arrivano i nostri di sponsor ed affini. Si prepara un montepremi da 57 milioni (minimo) garantiti (ma l'obbiettivo è 70 milioni) oltre a tre milioni in pagine pubblicitarie, per un quadriennio: circa 15 all'anno, che vanno ad aggiungersi ai 20 annui garantiti dallo sponsor tecnico.
Un conto che porta a un totale di 40 milioni annui, a cui si aggiungono bonus Uefa, Fifa, diritti tv. In assoluto il brand Italia vale intorno agli 80 milioni a quadriennio nei periodi di miglior splendore. Oggi deve risalire. Detta con Tavecchio, presidente con gaffes, e Lotito, al seguito «l'Italia deve recuperare una dignità e tutto questo passa anche da fattori economici». Benissimo, allora la partenza è incoraggiante.
Ieri, in un principesco albergo milanese, la Figc ha firmato il patto quadriennale con Infront e Sole 24 ore che saranno gli advisor commerciali. Pacchetto di 15 nazionali (si è inserito anche il calcio a 5 femminile) che promettono l'occupazione di spazi e interesse per un totale di 150 partite all'anno, il conto dice: una quasi ogni due giorni. Da questi numeri e dall'idea «che il brand della nazionale è secondo solo a quello della bandiera e della Ferrari», copyright Tavecchio, è partito l'accordo con Infront che ormai gestisce quasi tutto il calcio nazionale e la new entry Sole 24 ore, il cui presidente Benito Benedini, interista di tessera, ha fatto chapeau allo sport. «Coinvolge milioni e milioni di persone. E il calcio è una delle prime industrie nazionali: giusto che noi ce ne interessiamo, seppur dal punto di vista economico».
Dall'entusiasmo si dovrà passare a milioni e fatti. I vecchi sponsor rinnoveranno, ma il quantum aumenterà di un 20 per cento: il precedente contratto prevedeva 46 milioni garantiti. Marco Bogarelli, presidente di Infront, ha promesso a Tavecchio di fargli recuperare anche i 20 milioni tagliati dal Coni. Cifre a prodotto stabile, ovvero poco conterà l'andamento lento o veloce della nazionale di Conte. Il brand Italia punterà molto sull'espansione fuor d'Europa, sarebbe il salto di qualità dell'affare economico. Per arrivarci sono previsti anche progetti di natura sociale, quello sull'integrazione, per esempio, definito innovativo.
Poi, certo, Tavecchio non ci farà mancare la
sua gaffe quotidiana. Ieri ha messo sale sulla coda raccontando: «Io non sapevo che la Croazia fosse così piccola Balotelli è tornato al suo paese... E io riparto dal Venezuela». Ma pensava al triste ricordo di Costarica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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