In A tempo di raduni. Milan fatto all'80% Inter da creare ma già in campo domenica

In attesa del colpo (Vidal?), multato Perisic perché gioca a beach volley

Franco Ordine

Appena chiuso l'ultimo torneo estivo, riapre il calcio che conta. Perché da oggi cominciano i preparativi della nuova stagione. Il Milan, con Inter, Napoli e tanti altri, inaugura la settimana dei raduni e dei ritiri mentre s'infiamma il calciomercato che è poi il motore di questi giorni senza partite autentiche. Ci risiamo insomma e vale subito una considerazione tecnica prima d'avventurarsi in altre analisi. Vi ricordate com'è finita la stagione scorsa? Con il Napoli che ha infilato una striscia irresistibile di successi e goleade a dimostrazione che forse il metodo di Sarri qualche contributo riesce a darlo. In cosa consiste? Semplice: basta scorrere il piano della preparazione del Napoli e confrontarlo con le altre big del torneo. Da una parte viaggi in giro per il mondo a caccia di soldi, amichevoli immediate (il Milan debutta martedì 11 a Lugano, l'Inter precede di due giorni la prima uscita a Brunico) e molto ricche, dall'altra un nutrito programma di allenamenti intensi e che consentono di immettere benzina nel serbatoio della squadra. Certo ci può essere un mese di basso rendimento (come è capitato a Sarri) ma alla fine lavorare duro in montagna paga.

Torniamo all'argomento centrale. Si ricomincia con la solita doppia velocità. C'è chi ha in pratica quasi completato l'organico e chi deve ancora provvedere alla bisogna. Basta confrontare Milan e Inter di queste ore per cogliere la differenza che può essere banale o sostanziale. Montella ha una fortuna: l'80% della sua prossima rosa è già a disposizione, con qualche ritardo sulla convocazione (mercoledì 5 luglio) per via di impegni suppletivi (europeo Under 21 e Confederations Cup). Può e deve sfruttarla. Da ieri è a Milanello anche l'ultimo gioiello di casa Younghon Li, il turco di Germania Calhanoglu considerato il pezzo forte del sontuoso mercato allestito da Fassone e Mirabelli. «Se non c'è organizzazione societaria, tanti soldi non bastano» è l'opinione di Leonardo passato dal Milan di Berlusconi all'Inter di Moratti senza il minimo rimpianto per il dissenso ideologico e tattico con l'ex Premier. È vero. Piuttosto il Milan può pagare la rivoluzione della sua rosa. Tanti nuovi elementi, troppi sono da inserire gradualmente e non sempre, con il tempo a disposizione, è possibile farlo in poche settimane. Oggi è previsto l'arrivo di Conti (i due club sono d'accordo) dall'Atalanta e soprattutto la fine della telenovela Donnarumma. Mino Raiola, pizzicato dalle parti di Pompei, continua a negare di essere passato da casa dei genitori del portiere per riscuotere la volontà di restare a Milanello. Si aspetta il giorno giusto per la firma del contratto: può essere oggi o domani, questione di ore garantiscono gli interessati.

Ad Appiano Gentile c'è il cartello lavori in corso. Sono quelli indispensabili per preparare l'avvento di Spalletti e in particolare il rimescolamento di molte figurine. Perisic, dato in partenza, per ora si becca una bella multa per aver giocato a beach volley contravvenendo al regolamento. Il che significa non solo che la società vuole sbolognarlo ma che da oggi in avanti chi sgarra paga un conto salato. Nel frattempo mister Suning continua a sognare una serie di colpi strepitosi (Di Maria, Vidal e Nainggolan).

E pazienza se arriveranno in ritardo, magari a ridosso del 20 agosto, giorno d'apertura ufficiale del campionato. Perché senza le coppe c'è tutto il tempo di recuperare. Senza false partenze, come un anno fa di questi tempi.

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