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Tennis, Sara Errani positiva al doping... Per colpa della mamma

La campionessa bolognese trovata positiva al letrozolo, una sostanza contenuta nel farmaco anti-tumorale assunto dalla madre. "Squalifica ingiusta"

Impresa Errani contro la Williams
Impresa Errani contro la Williams

Brutte notizie per Sara Errani. L'atleta bolognese è stata squalificata per due mesi dall'Itf (Federazione internazionale di tennis) dopo essere risultata non negativa a un controllo antidoping svolto il 16 febbraio 2017. Nelle urine della tennista emiliana sono state trovate tracce di letrozolo, una sostanza contenuta in un farmaco anti-tumorale. Tuttavia, Sara Errani non voleva doparsi. Nel dispositivo allegato alla sentenza di condanna si legge che l'assunzione della sostanza incriminata è avvenuta a causa di un errore... Culinario. Incredibile, ma vero.

In pratica, secondo la versione dei fatti riportata dai legali della tennista e creduta dall'Itf, la sostanza incriminata, il letrozolo, sarebbe stata assunta in modo accidentale mangiando i tortellini in brodo preparati da mamma Fulvia.

L'Itf ha creduto alla versione raccontata dall'atleta, secondo la quale l'ingrediente incriminato faceva parte di un farmaco anti-tumorale, il Femara, assunto dalla mamma della tennista dal 2005 e finito accidentalmente sul piano di lavoro durante la preparazione del pasto, contaminando quindi il cibo ingerito dalla tennista.

La Fit, insieme alla tennista e al team di legali che la supporterà presso il Tribunale antidoping di Losanna, stava già preparando da qualche settimana una strategia difensiva che riguardava una delle seguenti ipotesi: contaminazione da integratori, esenzione terapeutica presentata in ritardo o in modo non corretto e squilibrio metabolico.

Oggi pomeriggio la tennista bolognese ha ricevuto dall'Itf la comunicazione della squalifica dalle competizioni ufficiali, già scattata il 3 agosto. Ci sarà un secondo grado di giudizio presso il Tribunale antidoping di Losanna, dove i legali della tennista presenteranno la memoria difensiva per ottenere la cancellazione della squalifica o quantomeno uno sconto.

"Sono molto arrabbiata ma allo stesso tempo in pace con la mia coscienza, assolutamente consapevole di non avere fatto nulla di male e di non avere commesso nessuna negligenza nei confronti del programma antidoping", ha dichiarato Sara Errani sul suo profilo Twitter.

La tennista si è detta "frustrata" per la decisione del Tribunale di squalificarla, nonostante l'assunzione di letrozolo "provochi una menopausa chimica" e "non migliori le prestazioni atletiche di una tennista di sesso femminile".

Una vicenda simile era accaduta in passato all'ex numero 1 del tennis maschile italiano Filippo Volandri. In quel caso, dopo avere accertato che la sostanza in questione non era stata assunta dall'atleta per migliorare le sue prestazioni sportive, l'Itf lo aveva squalificato per 3 mesi, poi cancellati dal Tribunale di Losanna.

La notizia della squalifica di Sara Errani arriva in un momento non proprio positivo della 30enne bolognese, che dopo gli exploit con la Nazionale azzurra (2009, 2010 e 2013), una finale e una semifinale al Roland Garros tra il 2012 e il 2013 e quattro titoli in doppio con Roberta Vinci tra il 2012 e il 2014, non è più riuscita a ripetersi.

Di recente si era iscritta al torneo Wta di Toronto, a cui però aveva rinunciato all'ultimo momento.

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