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Timber, l'ultimo baby oranje

Da esordiente a titolare nel solco della tradizione olandese

Timber, l'ultimo baby oranje

Quando Jurrien Timber è nato, Maarten Stekelenburg stava per iniziare la sua ultima stagione nelle giovanili dell'Ajax. I due sono stati i titolari più sorprendenti schierati da Frank de Boer nel debutto dell'Olanda a Euro 2020: Stekelenburg per come è tornato a parare alla grande dopo anni di naftalina, Timber per l'autorità mostrata dopo solo mezza stagione da titolare negli ajacidi.

Partito a inizio stagione in B nello Jong Ajax, una volta riuscito ad aprirsi un varco nella selezione maggiore, da terzino destro o difensore centrale, non ne è più uscito. Eppure la convocazione di De Boer all'Europeo sembrava più una vacanza-premio, perfetta per regalargli una bella esperienza scaldando la panchina. Qualche malalingua ipotizzava pure che Timber in arancione fosse un favore all'Ajax per aumentare il prezzo del suo cartellino. Invece lo scorso 2 giugno ha debuttato nell'amichevole contro la Scozia, finendo per essere riproposto sul lato desto della difesa a tre contro l'Ucraina, dove ha giocato una partita senza sbavature.

Oggi Timber compirà 20 anni, eppure al momento del suo esordio, due settimane fa, era solo 86esimo nella lista dei più giovani debuttanti nella storia dell'Olanda.

Gli infortuni di Van Dijk e De Ligt lo hanno favorito, ma il resto è tutta farina del sacco di questo giocatore che, nella più classica tradizione olandese, ha bruciato le tappe passando dalla serie B (debutto da pro nel novembre 2018 con lo Jong Ajax di Michael Reiziger) alla nazionale in pochi mesi.

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