Torna Pellè per la chiusura di un mercato "contagiato"

L'attaccante Graziano Pellé dopo quattro anni e mezzo allo Shandong Luneng torna in Italia, nel Parma. Altri colpi: Reynolds alla Roma, Musacchio alla Lazio e Kovalenko all'Atalanta

Torna Pellè per la chiusura di un mercato "contagiato"

Si sono chiusi gli scuri della finestra di mercato meno spendacciona di sempre, in cui praticamente tutte le squadre si sono viste costrette a lavorare su prestiti e affari low cost, data una situazione finanziaria alquanto delicata. Un discorso valido anche per i calciatori, come Graziano Pellé, che ritorna in Serie A dopo quattro anni e mezzo allo Shandong Luneng. Evidentemente, dopo la drastica scelta della federcalcio cinese di fissare il tetto salariale a 3 milioni per gli stranieri, l'ex attaccante azzurro ha deciso che forse non era più il caso di stare in Cina, dove prima prendeva 16 milioni annui, e tornare così in Italia e al Parma, dove ha giocato nel 2011 segnando, tra l'altro, la sua unica rete nel nostro campionato.

Ma oltre a Pellé, la società gialloblu chiude altri colpi last-minute, per rimediare ad una prima parte di stagione da dimenticare: in Emilia arrivano infatti anche Zirkzee, talentino 2001 in prestito dal Bayern, e Bani dal Genoa, mentre falliscono i tentativi per Callejon, Bonazzoli e Scamacca, rimasto al Genoa.

Chi si aspettava una chiusura di mercato con fuochi d'artificio, sicuramente sarà rimasto deluso, anche se era una cosa facilmente prevedibile. Del resto, a parte il Milan, le altre big sono state piuttosto ferme, con pochi ultimi acquisti giusto per puntellare la rosa, come Reynolds alla Roma, Musacchio alla Lazio e Kovalenko all'Atalanta. Briciole se pensiamo che, un anno fa, di questi tempi l'Inter prese Eriksen, seppur a prezzo di saldo.

La Juve, ad esempio, non è riuscita a chiudere per l'attaccante tanto desiderato e ha lavorato più sulle uscite, con Khedira che è andato all'Hertha Berlino e Rugani che è tornato dal Rennes per ripartire subito destinazione Cagliari, dove non troverà più Ounas e Oliva, rispettivamente passati al Crotone e al Valencia.

Infine il Torino ha preso Mandragora, mentre il Bologna si è assicurato Antov, giovane difensore bulgaro. Due colpi interessanti, tra i più importanti dell'ultimo giorno, a conferma che i fuochi d'artificio sono rimasti in soffitta.

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