Totti, la bandiera è pronta a sventolare in Giappone Se avrà i 3 milioni chiesti

Totti, la bandiera è pronta a sventolare in Giappone Se avrà i 3 milioni chiesti

Un mese fa, le sue lacrime e quelle di oltre 60mila tifosi all'Olimpico per l'addio alla maglia della Roma. Trenta giorni dopo, il futuro di Francesco Totti non è ancora scritto. Venerdì scadrà il contratto da calciatore ed è già pronto un altro da 600mila euro netti a stagione per sei anni da dirigente che attende solo l'ultima firma dell'ormai ex capitano giallorosso.

La firma tarda ad arrivare, Totti è appena rientrato dalle vacanze a Mykonos e incontrerà solo all'inizio della prossima settimana il nuovo ds della Roma Monchi, anche se una data non è stata ancora fissata ufficialmente. La tentazione di un altro anno in campo, ma non con la maglia di un club italiano, è ancora forte per il 10. E dopo le proposte dell'amico Nesta da Miami, quelle degli Emirati Arabi e della Cina, ne è arrivata una dal Giappone. A rivelarlo al quotidiano Nikkansports Hanyu Hideaki, presidente del Tokyo Verdy, nobile decaduta del calcio nipponico un tempo facente capo al colosso Kawasaki e attualmente al terzo posto della J-League 2, ovvero il torneo cadetto: «Lo abbiamo contattato, ma non ci sono stati progressi: Totti chiede un contratto da 3 milioni di euro. Averlo qui sarebbe un sogno».

Se è vero quanto riferito dal numero uno del club nipponico, ci sarebbe dunque di mezzo anche un contratto sostanzioso a livello economico. Di fatto cinque anni di stipendio offerti dalla Roma in una sola stagione. Totti sembra combattuto, come lo era prima del suo addio al calcio. «Nella settimana che portava a Roma-Genoa era nervoso, un giorno diceva "Smetto!", un altro "No, continuo!"», ha raccontato di recente il terzino giallorosso Juan Jesus. E quest'incertezza è ancora nella testa del calciatore, il cui ruolo nella nuova Roma che avrà in panchina Di Francesco è ancora in via di definizione.

Quel che è certo è che Totti, che è in contatto continuo con il tecnico e con Morgan De Sanctis - al ritorno a Roma come team manager - non seguirà la squadra nel ritiro estivo di Pinzolo e neppure negli Stati Uniti per la tournée a stelle e strisce della

seconda metà di luglio. Al nuovo allenatore farebbe piacere avere vicino l'ex compagno di squadra, la società lo vorrebbe invece come ambasciatore, ruolo meno ambito dal numero 10. Che pensa nostalgicamente ancora al campo...

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