Tutti parlano troppo, ma il ct è sempre in fuga

T utti hanno parlato troppo e troppo presto. John Elkann ha anticipato il tackle polemico, e invece bastava vedere le immagini per tacere. Antonio Conte ha dimostrato, una volta di più, di essere un allenatore di parte, generoso nello spendersi ma fazioso nei rapporti, certamente non un commissario tecnico. Sul caso Marchisio non ha colpe, ma i dubbi sul modo di gestire i giocatori in nazionale girano da tempo. E non possono essere solo falsità. Peccato! Il pretaccio, che aveva fatto sperare in una raddrizzata a certe cattive abitudini, ha dato ragione ad Allegri («Fa l'allenatore, non il ct») e da Allegri sta subendo lo schiaffo di una Juve che funziona perfino senza di lui. Delusione, amarezza, rabbia si sono mischiate, quando invece il suo obiettivo era altro. Qui sta l'errore.

Tutti si sono dimenticati quale sia l'interesse comune: la nazionale. Anche stavolta la ruggine fra la Juventus e il ct ha prevalso su ogni altro interesse. Conte ha parlato di se stesso, si è messo al centro dell'universo in questa guerriglia dei dispetti, ha pure sbroccato davanti alla tv ad una domanda lecita. Mai che abbia avuto voglia, e forza, per riportare il discorso sulla nazionale, che rappresenta una maglia di tutti e per tutti. D'accordo, non sarà una gran squadra ma era chiaro fin da quando la disavventura brasiliana ci ha liberati da Prandelli. Conte non aveva vissuto su Marte. Ora sono più le volte in cui affiora la voglia di fuggire che non quella di lottare. Son più le volte in cui affiora il rimorso di una firma sul contratto che non la divorante passione di gestire una nazionale. Enzo Bearzot lottava e polemizzava con tutto il mondo esterno, ma per difendere una squadra. Conte, purtroppo, si batte solo per se stesso.

L'infortunio di Marchisio ha scatenato beceraggine tifosa e vendette trasversali. E come si difende il ct? Facendo intendere di volersene andare. Eternamente in fuga. Sarebbe la seconda volta in breve tempo. Non proprio un bel curriculum per chi lo voglia tecnico in un club.

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