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Uefa e serie A: ecco l'incastro delle date

Champions a Lisbona: finale il 23 agosto. Nuovo campionato dal 12 settembre

Uefa e serie A: ecco l'incastro delle date

Prendete carta e penna: ecco il calendario delle coppe internazionali, preparato dagli uffici dell'Uefa a Nyon, da approvare domani durante la riunione del comitato esecutivo. Confermata la formula valida sia per la Champions che per l'Europa league: si giocheranno le final Eight, dopo aver completato i recuperi dei rispettivi tornei. Per la coppa dalle grandi orecchie, sede unica a Lisbona (Istanbul riceverà quella del prossimo anno, 2021), incentrata su due stadi, il Da Luz e Josè Alvalade. Si comincerà il 12 agosto e si chiuderà il 23 con la finalissima (18 e 19 le date delle semifinali). L'Europa league invece sarà concentrata in Germania presso quattro sedi: Duisburg (dove fissò le tende l'Italia di Lippi nel 2006), Dusseldorf, Gelsenkirchen e Colonia. Inter-Getafe e Roma-Siviglia sono già previste in gara secca. La finale della super-coppa d'Europa è organizzata a Budapest il 24 settembre.

A quel tempo il nuovo campionato di calcio italiano sarà già iniziato da due settimane circa: la data del 12 settembre, non ancora ufficialmente divulgata dalla Lega, lo diventerà appena ci sarà il comunicato dell'Uefa. Questione di protocollo, non di sostanza quindi. Al pari della trattativa riferita al tesseramento che dovrà passare attraverso accordi individuali tra club e calciatori. C'è l'intesa sulla sostanza non ancora il testo della norma perché club e aic non si fidano reciprocamente: l'accordo prevede per l'attuale stagione pagamento di 12 stipendi sui 14 mesi giocati (ma due mesi sono stati vissuti a casa!), nel 2021 pagamento di 12 mensilità spalmate in 10 mesi.

Le uniche curiosità sono condensate nel protocollo allestito per la finale di coppa Italia di domani sera. Dal Quirinale è arrivata la comunicazione ufficiale che il presidente Mattarella non sarà presente all'Olimpico, chiuso al pubblico, né delegherà altra autorità. «Dove non vanno gli italiani non va il Presidente» la spiegazione circolata ieri sera. La coppa verrà sistemata su un banchetto dietro il quale ci sarà il presidente della Lega Dal Pino e verrà ritirata dal capitano della squadra vincitrice, insieme con le medaglie di rito. Assente giustificato anche il presidente del Coni Giovanni Malagò per via di un precedente impegno assunto. Al numero uno del foro Italico ha fatto riferimento il presidente della federcalcio Gabriele Gravina nell'intervista di ieri mattina a radio rai ricordando i giorni complicati vissuti durante la pandemia. «Dopo la decisione della Francia ho temuto che anche da noi il calcio si fermasse, definitivamente» la testimonianza seguita dal prossimo obiettivo, «il ritorno dei tifosi negli stadi sarà l'ulteriore contributo per il ritorno alla normalità». A Malagò, col quale ha duellato spesso, Gravina ha dedicato appena una stilettata («L'ho trovato distaccato, preoccupato eccessivamente che fosse la nostra l'unica federazione di sport di squadra a ripartire»).

Regolati i conti, adesso può cominciare la stagione delle riforme condivise.

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