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Ulivieri: "La Juventus ha fatto male i conti. Su Agnelli e Pirlo vi dico..."

In esclusiva per ilgiornale.it Renzo Ulivieri ha toccato diversi punti tra cui la Super League, Andrea Pirlo, Andrea Agnelli, la lotta Champions e molto altro ancora

Ulivieri: "La Juventus ha fatto male i conti. Su Agnelli e Pirlo vi dico..."

Renzo Ulivieri ricopre un ruolo fondamentale nel panorama calcistico nostrano essendo il presidente dell'associazione italiana allenatori e attuale tecnico della squadra femminile del Pontedera. Nel corso della sua lunga carriera Ulivieri ha allenato club importanti come Empoli, Ternana, Vicenza, Perugia, Sampdoria, Cagliari, Bologna, Modena, Napoli, Parma, Torino, Reggina ed è punto di riferimento per tutti i tecnici italiani che decidono di intraprendere questa difficile carriera.

In esclusiva per ilgiornale.it, Ulivieri ha toccato diversi temi tra cui il flop della Super League di calcio, della lotta scudetto, di Andera Pirlo, di Andrea Agnelli e molto altro ancora:

Ulivieri, si aspettava una lotta scudetto già finita e una lotta Champions così incerta?

"Diciamo che me l'aspettavo e pensare che c'era qualcuno che voleva toglierci questo spettacolo...non aggiungo altro. Tornando al campo l'Inter vincerà a mani basse uno scudetto meritato e senza concorrenti di fatto. Nel girone d'andata il Milan ha fatto grandi cose e un bel calcio con squadra giovane e grandi meriti vanno attribuiti a Stefano Pioli. Poi penso fosse normale che avesse un calo e un momento appannamento. La lotta Champions, invece, è aperta a tutto, divertente e incerta fino alla fine".

Chi resterà fuori dalla Champions?

"Difficile fare un pronostico perché quest'anno è stato tutto complesso. Le prestazioni delle squadre molte volte cambiano da una partita a un'altra, la mancata preparazione atletica corretta, condizionata dal covid, ha avuto un peso rilevante sull'economia delle gare. Penso sia un bella lotta anche sul piano del gioco perché ieri Napoli-Lazio è stata tanta roba così come per certi versi anche Roma-Atalanta ,la gente vede gare del genere e si diverte. Guardando il calendario c'è chi ce l'ha più facile e più duro ma poi alla fine è sempre il campo che parla: ad esempio tutti danno per favorita la Juventus contro la Fiorentina ma poi chi lo sa che non finisce 3-0 per la viola? Il calcio italiano è cambiato rispetto al passato, anche le piccole se la provano a giocare a viso aperto con le grandi, ai miei tempi si andava a San Siro e ci si faceva il segno della croce. Milan, Juventus, Atalanta e Napoli hanno tutti più o meno le stesse chance, sarà come sempre il campo a parlare"

Secondo lei Pirlo è stato "bruciato" dalla Juventus?

"Penso che le esperienze stagionali più importanti siano state quelle di Pirlo e Gattuso in due club difficili come Juventus e Napoli. Quando uno vince dal punto di vista formativo c'è poco ma quando c'è da gestire situazioni delicate allora sì che impari qualcosa. Parlando di Andrea penso che fosse in preventivo di incontrare diverse difficoltà dato che alla Juventus c'è stato un grande cambiamento di uomini. Alcuni di loro iniziano ad abbandonare la nave e c'è da creare un'anima, una struttura nuova e ci vuole tempo. Buffon, Chiellini, Bonucci sono giocatori importanti che sentono giustamente il peso del tempo. Io non penso si sia bruciato e ripeto: penso che la dirigenza bianconera avesse messo in conto determinate difficoltà fisiologiche".

Se dovesse saltare per lei sarebbe una sorpresa?

"Entrare nelle menti della società soprattutto dopo quello che è successo negli ultimi giorni con quella Super League mi sembra un po' azzardato e difficile (ride; ndr). Non mi stupisco più di niente".

Il sistema calcio è in difficoltà da anni e il covid ha reso ancora più evidente questa condizione. Lei cosa ne pensa?

"Il sistema per reggere davvero ha bisogno di dimezzare gli stipendi di allenatori, calciatori e di tutto ciò che gravita attorno al mondo del calcio. Se si dimezza tutto nessuno muore di fame, glielo posso assicurare e così salvi il calcio. Se lo devi fare lo devi fare, punto La patrimoniale in generale può garbare o no ma una specie di patriominale nel mondo del calcio andrebbe fatta. Chi ha di più deve dare a chi ha di meno".

Lei era contrario alla Super League fin dal primo momento. Ci dice la sua in merito a questo tentativo di rivoluzionare il mondo del calcio?

"Diciamo che è un tentativo che uno fa...è una cazzata e va definita così. Non verranno penalizzate dall'Uefa ma hanno già subito un danno di immagine pesante con questa mossa. Qui non si sono mosse sole le istituzioni calcistiche, allenatori, tifosi, federazini e piccole squadre, in tutto questo ha espresso il suo dissenso anche la politica e quindi ho detto tutto. La cosa è subito rientrata nei ranghi come giusto che sia ma ha fatto arrabbiare un po' tutti".

Secondo lei la Champions e l'Europa League andrebbero riformate?

"Sì può pensare ad un intervento per migliorare le cose però in questa occasione Uefa, Fifa e tutte le istituzioni in ballo hanno avuto ragione al 100% nei confronti di questa Super League. L'Uefa i soldi li divide con i club, lascia qualcosa in cassa per il funzionamento dell’azienda Uefa ma la maggior parte dei soldi viene giustamente redistribuita.. L'Uefa ha il dovere di dare i soldi anche sulle federazioni più povere per rilanciare il calcio, altrimenti verrebbe meno la sua funzione. Anche in Italia la Figc deve investire soldi nel mondo dilettantistico perché se no il sistema muore. In un momento del genere il concetto deve essere quello della solidarietà, c’è poco fare e questo vale per tutti"

Come ne esce Andrea Agnelli da questa storia?

“Mi sembra che ne esca male ma sono certo che alla fine ce la farà a ricostruire la sua immagine. Lo conosco, lo vedo e in questo mondo dove la comunicazione è impazzita una settimana vai giù e quella dopo torni su. Ne è uscito male oggi ma è stato anche sfortunato nei tempi della comunicazione, diciamo così".

C'è il rischio che possa saltare anche lui alla Juventus: lei cosa ne pensa?

"Non lo so cosa accadrà ma alla Juventus hanno sbagliato i conti e non lo dico io ma i risultati. Hanno sbagliato dal punto di vista tecnico, sulle scelte e anche dal punto di vista economico. In Champione League strada non ne hai fatta, ti ritrovi a non vincere il campionato....Sapevi che sarebbe stato forse un anno di transizione ma così è troppo"

Quali allenatori le piaccioni maggiormente in Serie A italiani o stranieri?

"Fonseca mi garba come persona e anche come tecnico. Sugli italiani che dire, escono dalla mia scuola e dunque possono pensare che sono di parte (sorride). Di bravi usciti dalla scuola di Coverciano ce ne sono tantissimi: i fratelli inzaghi, Gattuso, Italiano, De Zerbi, tanti in Serie B e C, ce ne sono un'infinità. Io dopo il Pontedera femminile di calcio faccio il tifo per tutti loro e spero di non venir condannato per questo (ride; ndr)".

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